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Ats Insubria: «Non abbassiamo l’attenzione»

«Non abbassiamo l’attenzione» è l’appello che da Ats Insubria viene ripetuto più e più volte in un momento in cui il numero di contagi è sceso e la Lombardia è potuta tornare “Area Gialla”. Il ricordo dei “liberi tutti” di agosto e la conseguente seconda ondata, con i suoi 703 morti sul territorio di Como e Varese in un solo mese (dal 7 novembre al 6 dicembre) non lasciano certo gli animi tranquilli.Sempre nel mese analizzato, Ats ha infatti registrato sulle due province qualcosa come 39.254 nuovi casi. Molti anche i guariti, è vero, sono stati quasi 22mila (21.855). Fondamentale per contenere il virus si sta rivelando l’azione del tracciamento dei contatti, il cosiddetto “contact tracing”. Ovvero la ricerca e la successiva gestione di chi è entrato in contatto di un caso confermato Covid-19. Si tratta di un’azione di sanità pubblica essenziale per combattere l’epidemia in corso. Nella prima ondata, grazie al lungo lockdown il tracciamento poteva in qualche caso anche non essere effettuato, ma ora, con la circolazione delle persone e le scuole aperte è appunto fondamentale.«La trasmissione del virus avviene negli spazi comuni e nelle aree dove sostano molte persone, ma la ma maggior parte dei contagi si registra in casa e tra coloro che riducono le misure indispensabili per il contenimento del contagio» spiegano sempre da Ats, ricordando le principali regole che ognuno dovrebbe seguire ormai da mesi: tenere la mascherina sempre, mantenere le distanze, igienizzare le mani, utilizzare l’ascensore solo se indispensabile, usare fazzoletti di carta gettarli subito dopo l’uso e igienizzare le mani.Ma torniamo ai contatti. Grazie al sistema di verifica attraverso Sms, Ats Insubria è riuscita a tracciare oltre il 90% dei casi (93,77%), ovvero 36.809 sugli oltre 39mila del mese. Di questi 26.493 hanno risposto direttamente alle richieste (71,97%). Se si considerano soltanto i dati settimanali, dal 30 novembre al 6 dicembre, la percentuale degli Sms “accettati o in attesa” è cresciuta ancora, attestandosi quasi all’85%. Il sistema di tracciamente è insomma a un livello di copertura quasi totale. Tra i positivi che non vengono censiti vi sono infatti alcuni casi di residenti tra Como e Varese, ma di fatto domiciliati altrove e quindi seguiti da altre Ats.

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