Chiesta maggiore attenzione anche nel campo della prevenzione«Corrette abitudini alimentari e la giusta dose di movimento sono il passaporto più sicuro per evitare il 90% delle malattie gravi che oggi minano la nostra salute, a partire dal diabete». Il primario di diabetologia del Sant’Anna, Paolo Mascetti, ha scelto di chiudere con un messaggio ottimistico il convegno organizzato ieri sul diabete, patologia che a Como colpisce almeno 30mila persone, ai quali si aggiungono circa 5mila pazienti che ancora non sanno di essere malati.I dati sulla diffusione
del diabete mostrano una crescita significativa. «Il 6% della popolazione soffre di diabete – dice Giuseppe Carrano, dirigente medico del Sant’Anna – Di questi, uno su 10 è colpito dalla forma più grave, quella che obbliga il paziente alla dipendenza dall’insulina. I restanti, invece, sono colpiti dal diabete cosiddetto di tipo 2. Trattandosi di una malattia cronica, è fondamentale che i malati e i loro familiari imparino a gestirla e controllarla».La malattia ha una componente ereditaria. «I familiari di pazienti diabetici, dopo i 40 anni dovrebbero sottoporsi a un controllo specifico annuale perché sono a rischio – sottolinea Carrano – In generale, i principali sintomi della malattia sono un forte senso di sete, il dimagrimento e la stanchezza e un aumento della necessità di urinare. Si tratta di segnali d’allarme da non sottovalutare e non a caso le statistiche ci dicono che circa il 2,5% dei diabetici non sa di esserlo».La prevenzione parte dalla tavola. «Lo stile di vita e l’alimentazione in particolare sono fondamentali per ridurre il rischio di ammalarsi – sottolinea Mascetti – Il messaggio che vogliamo trasmettere è che si può mangiar bene anche mangiando sano. Non a caso abbiamo avviato una collaborazione con il Centro di Formazione Professionale di Como, in particolare con gli allievi del corso di cucina, in modo da coinvolgere i pazienti in lezioni pratiche e teoriche di gastronomia».Ieri mattina, una sessantina di diabetici e familiari, dopo aver ascoltato gli interventi teorici sul diabete e soprattutto sull’autocontrollo della malattia, hanno partecipato a un seminario pratico con chef e dietista che hanno preparato un menu da gourmet ma in linea con i princìpi di una sana alimentazione. Per la cronaca, ecco i piatti serviti a tavola: sformato di zucca con ricotta magra di pecora; risotto di riso rosso selvaggio saltato con verdure arrosto; lavarello cotto al forno con carciofi al forno limonati e, per finire, torta integrale di carote e nocciole.
Anna Campaniello
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