Categories: Notizie locali

«Aumento Iva sulle nostre spalle»

ad aggiornare i listini.«Finora siamo noi esercenti a rimetterci – sottolinea Giansilvio Primavesi, presidente di Confcommercio Como – La decisione spontanea della grande maggioranza degli esercenti è stata quella di non ritoccare i prezzi, nonostante l’aumento dell’Iva dal 21 al 22%. Se prima, per fare un esempio, vendevamo un paio di scarpe a 121 euro, quei 21 euro corrispondevano all’Iva che poi versavamo allo Stato. Oggi continuiamo a vendere quel paio di scarpe a 121 euro, ma l’Iva che dobbiamo girare all’erario è più alta, dunque ci rimettiamo. Magari poco sul singolo paio di calzature venduto, ma se moltiplichiamo la cifra per mille scarpe, le cose cambiano».Una scelta, quella presa dai commercianti lariani, dettata dalla convinzione che, a conti fatti, è meglio non ritoccare i prezzi, almeno per i prossimi mesi.«Due i motivi alla base di questa nostra decisione – spiega Primavesi – Innanzitutto le difficoltà legate alla necessità di cambiare i cartellini con i prezzi delle merci esposte nei nostri negozi. È un impegno non da poco, visto che in media un esercente ha un migliaio di cartellini da modificare. Un onere non compensato dal corrispondente aumento degli incassi. Ma la motivazione principale è di tipo psicologico: in un momento così difficile per le famiglie, provate da questa lunga crisi, aumentare i prezzi vorrebbe dire far allontanare ancora di più la clientela».Almeno nei prossimi mesi, dunque, i negozi dovrebbero mantenere i prezzi invariati. «Nel mio settore, che è quello dell’abbigliamento – dice Primavesi – i prezzi resteranno gli stessi finché non arriveranno le collezioni della prossima stagione primavera-estate».L’aumento dell’Iva comporta comunque una serie di oneri burocratici inevitabili per gli esercenti, come per esempio la revisione della modulistica e dei programmi informatici di gestione dei negozi. «Anche se manteniamo i prezzi invariati, per noi cambia la somma relativa all’Iva che dobbiamo scorporare e girare allo Stato – afferma il presidente di Confcommercio – Noi ci siamo battuti con forza contro questo aumento. Ora ci troviamo a dover fare gli esattori per conto dello Stato e per di più dobbiamo farlo non soltanto gratuitamente, ma persino rimettendoci. Per noi commercianti l’incremento dell’Iva è come una tassa in più. E di balzelli già ne dobbiamo pagare in abbondanza. L’importante è che il consumatore sappia che lui non dovrà pagare niente in più».

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Ultim’Ora Agenzia delle Entrate: stanno per cancellarvi tutti i debiti | La legge che stavate aspettando è arrivata: potete dormire tranquilli

Finalmente buone notizie per il popolo italiano: tutto quello che c’è da sapere sulla importante…

2 ore ago

Fine del regno del tutor sulla Sp23 Lomazzo-Bizzarrone

Sul tratto SP 23 Lomazzo‑Bizzarone tra Como e frontiera è stato rimosso il tutor della…

4 ore ago

“Agente, stavo solo tornando da scuola”: questo errore con il MONOPATTINO vi costa caro | Vi arriva a casa una multa da 250€

Se sei solito utilizzare il monopattino per spostarti, è necessario che tu sappia che senza…

8 ore ago

Dal Giappone sono tornata con il segreto per il fisico perfetto: ti fa perdere peso mangiando | Le diete drastiche non le faccio più

In Giappone conoscono il segreto per ottenere una forma fisica perfetta senza dover fare una…

10 ore ago

Lo hanno definito il BONUS di BABBO NATALE: a dicembre vi versano 480€ sul conto | Così vi fate un Natale in serenità

L'hanno chiamato il "Bonus di Babbo Natale", grazie al quale i cittadini possono ricevere 480€…

13 ore ago