Quando il pubblico ministero Mariano Fadda l’ha chiamata in Procura, credeva di dover parlare di una denuncia che aveva fatto relativa a una presunta truffa subìta da una counselor che le aveva promesso un master in Canton Ticino “spillandole” (a suo dire) 3mila euro. Quando però si è trovata di fronte al pm, ha subito capito che la piega presa era un’altra. Ovvero quella di raccontare un presunto abuso che la giovane, all’età di 12 anni, aveva subito dal compagno della madre. Una storia molto particolare, emersa per caso e grazie allo scrupolo della Procura. La ragazza infatti, nel presentare la denuncia contro la counselor, aveva allegato come elementi a supporto le cronologie della chat e anche alcuni audio. Ed è stato proprio ascoltando alcuni di questi audio che il pm ha udito la ragazza che, mentre si sfogava, faceva riferimento ad abusi (mai denunciati) subìti quando aveva 12 anni dal compagno della madre.Ne è nata così una indagine parallela che si è poi conclusa portando di fronte a un giudice l’uomo, oggi 64enne. Nelle indagini sarebbe emerso che lo stesso imputato aveva ammesso l’abuso anche a un pranoterapeuta cui si era rivolto e a cui aveva parlato di ulteriori violenze subite dalla sorellina per colpa del padre. Il 64enne è stato sentito in aula in queste ore, chiamato a difendersi dalle accuse che gli sono state rivolte. Nel corso dell’esame avrebbe confermato la seconda parte del racconto fatto al pranoterapeuta (quello che riguardava il padre) ma non l’abuso che lo riguardava. Il processo proseguirà a marzo.
Autore: Redazione
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Doppia Onorificenza al Merito della Repubblica: Mauro Mascetti e Giovanni Lo Dato al Quirinale
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 33 onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità, del diritto alla salute e dei diritti dell’infanzia. Nell’elenco anche due comaschi. Mauro Mascetti, 48 anni e Giovanni Lo Dato, 70enne, protagonisti del salvataggio del gruppo di ragazzi che si trovava a bordo di un autobus – il 13 luglio scorso – che ha preso fuoco nella galleria Fiumelatte lungo la strada statale 36 che collega Lecco alla Valtellina, all’altezza di Varenna. Ecco le motivazioni dei nuovi insigniti comaschi dal Capo dello Stato: «Mauro Mascetti, 48 anni e Giovanni Lo Dato, 70 anni, rispettivamente Cavaliere e Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il loro lucido e tempestivo intervento nel mettere in salvo un gruppo di ragazzi minacciati dal divampare di un incendio». La cerimonia si svolgerà al Palazzo del Quirinale il 29 novembre alle ore 11.
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Como Women, vittoria e primo posto in serie B femminile
Vittoria per 4-0 del Como Women nello scontro di vertice con il Pink Sport Time Bari. Grazie a questa affermazione la squadra lariana ha conquistato il primo posto nella classifica di serie B di calcio femminile. Dopo otto giornate le lariane conducono con 17 punti davanti alle pugliesi e al Brescia (a quota 16). In quarta posizione, a 15, il Chievo Verona e il Tavagnacco. E proprio il Tavagnacco nel prossimo turno riceverà le comasche in uno dei due match-clou del nono turno. L’altro sarà tra il Bari e il Brescia.
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Chiude di notte la Regina a Colonno: previsti cinque giorni di stop
Variante della Tremezzina, da oggi cinque notti di chiusura della Regina a Colonno. Nell’ambito dei lavori propedeutici all’avvio del cantiere per la realizzazione della variante della Tremezzina lo stop notturno scatterà a partire dal 15, oggi, e terminerà il 20 novembre. Gli interventi sulla Regina sono finalizzati alla rimozione delle linee aeree dell’Enel che interferiscono con l’esecuzione delle operazioni principali. Il blocco per questo intervento coinvolgerà entrambi i sensi di marcia del tratto di strada interessato. La limitazione al traffico scatterà dalle 21 alle 5 del mattino per 5 notti consecutive. «Le chiusure notturne non dovrebbero creare disagi – spiega il comandante della polizia locale di Tremezzina, Massimo Castelli – Potrebbe verificarsi qualche problema per il blocco delle 21 ma si tratterebbe in ogni caso di disagi contenuti». Ad oggi – inoltre – una data ufficiale per il via libera al cantiere ancora manca. «Presumibilmente i lavori per la variante inizieranno il 29 novembre – dice Castelli – ma al momento non abbiamo ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale da parte di Anas. È importante per le famiglie del territorio capire quando chiuderà esattamente la Regina in maniera tale da potersi organizzare». L’avvio del cantiere comporterà la chiusura totale al traffico della statale Regina per quattro mesi. «Sono decine le famiglie che chiamano ogni giorno per sapere con esattezza quando scatterà il blocco sulla Regina – dice ancora Castelli – Alcune stanno trovando affitti temporanei per bypassare la chiusura a Colonno e altri vorrebbero acquistare l’abbonamento dell’aliscafo ma, come detto, senza una data certa non riescono a organizzarsi».Durante il giorno, sempre a Colonno, fino al 26 novembre è in vigore il senso unico alternato dalle 8 alle 18 esclusi i giorni festivi e prefestivi.
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Candidato sindaco? No, grazie
di Marco Guggiari
Il fuggi fuggi generale che caratterizza la risposta alla ricerca di candidati sindaco nelle coalizioni di centrodestra e di centrosinistra per la guida del Comune di Como segnala un evidente problema. In un passato, anche recente, numerosi potenziali competitor erano facilmente individuati dai partiti, alle prese anzi con il problema inverso, quello della valutazione e della scelta di una sola personalità tra quelle che si facevano avanti. Prova ne sia la modalità delle cosiddette primarie a cui si affidava il centrosinistra e alla quale, almeno in un caso, ha fatto ricorso anche il centrodestra.
Oggi invece, a sei mesi ormai dalle elezioni per il capoluogo, non passa settimana, talvolta non passa giorno, senza che gli schieramenti principali non incassino un garbato “no, grazie” da parte di questo o di quel potenziale candidato a cui hanno fatto la corte. La fotografia attuale ai nastri di partenza conferma questo stato delle cose: in campo, per succedere a Mario Landriscina, ci sarà certamente Alessandro Rapinese, espressione della sua stessa lista civica. Oltre a lui, per ora, invece non ci sono altri sicuri contendenti. Stefano Molinari, schierato da Fdi e suo segretario provinciale, ha lasciato intendere di essere pronto a ritirarsi in caso di accordo su un altro nome da parte dell’intero centrodestra. Il primo cittadino uscente Mario Landriscina, dal canto suo, pur tentato di correre per un secondo mandato, non ha ancora ufficialmente deciso se farlo, appoggiato dalla propria lista civica ed eventualmente dalla sola Lega. Torniamo dunque al punto di partenza.
Perché, dopo la grande stagione dei sindaci vissuta in Italia per oltre un quarto di secolo dall’avvento dell’elezione diretta, questo filone sembra in via di esaurimento? I motivi di questa nuova stagione, che è invece tutta all’insegna del diniego, sono più d’uno e Como ne ha anche di propri specifici. La politica è molto debole, non prepara più amministratori pubblici come avveniva in passato, avviandoli a percorsi di progressione, veri cursus honorum dal basso. Gli enti locali, poi, dispongono di sempre minori risorse per dare seguito a progetti che possano diventare opere compiute. La stessa filiera con gli enti superiori, Regione e governo, utile e in qualche caso indispensabile per riuscire a “fare cose che si vedono”, è labile e spesso si interrompe nel momento decisivo. La burocrazia rallenta tutto in maniera molto pesante. I ricorsi a organi amministrativi preposti a compiti di controllo sono frequenti e determinano il più delle volte stop temporanei, anche prolungati, ai lavori. Aggiungiamo i rischi legali del mestiere. Tutto questo non incoraggia le disponibilità.
Como poi si presenta in questo scorcio finale del quinquennio amministrativo come una città con gli stessi problemi di sempre irrisolti, una realtà che per la sua conclamata difficoltà a portare a casa risultati evidenti e che abbiano un’incidenza positiva nella vita dei comaschi, allontana le tentazioni di molti potenziali candidati al ruolo di sindaco. In tanti preferiscono rimanere in carica nei ruoli pubblici che già ricoprono, o continuare a svolgere le loro attività professionali.
I partiti e le coalizioni maggiori adesso hanno fretta e rischiano di dover abbassare le loro ambizioni, di doversi accontentare nelle scelte che gli spettano, man mano che incassano no definitivi. Per questa serie di ragioni, unita all’estrema speranza dei comaschi di poter vivere in futuro in una città migliore, il voto della primavera 2022 si annuncia particolarmente complesso e carico di incognite.
In ogni caso ci riguarda e mi piace sottolinearlo a chiusura di questo scritto, l’ultimo sul “Corriere di Como”, insieme con un grazie ai lettori per la loro attenzione e al direttore Mario Rapisarda per l’ospitalità.
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Bonifica Ticosa, bando riaperto questa settimana
Bando per il completamento della bonifica dell’area ex Ticosa di Como, dopo stop, rallentamenti, una gara annullata e un’altra sospesa questa settimana gli uffici tecnici di Palazzo Cernezzi pubblicheranno il documento aggiornato.Si spera che questa sia la volta buona. La città da tempo infatti attende di riappropriarsi degli spazi una volta destinati all’ex tintostamperia. L’ultimo intoppo alla gara per i lavori di bonifica alla cella 3, l’area che si trova dietro l’edificio della Santarella, si è verificato lo scorso 2 novembre, quando era stata fissata la scadenza per la presentazione delle manifestazioni di interesse.Il risultato, gara sospesa: il motivo è legato al fatto che gli interessati a partecipare alla gara hanno posto – come previsto dalla procedura – al Comune una serie di quesiti tecnici sui lavori di bonifica da effettuare.L’amministrazione ha dunque temporaneamente bloccato la gara per poter preparare le risposte dettagliate da fornire ai richiedenti.Pronte le risposte, questa settimana la procedura per raccogliere le manifestazioni di interesse sarà riaperta e nuovamente pubblicata sulla piattaforma Sintel – il Sistema di Intermediazione telematica di Regione Lombardia – e allo stesso tempo verrà comunicata una nuova data di scadenza in cui dovranno pervenire le manifestazioni di interesse.Si tratta dell’ennesimo, si spera l’ultimo, passaggio di una bonifica infinita.Sono infatti ormai anni che quello della bonifica della Ticosa rappresenta uno dei nodi irrisolti della giunta guidata da Mario Landriscina, così come anche di amministrazioni precedenti. Risolto il nodo della bonifica dell’ormai famosa cella 3, si potrà finalmente scoprire quale potrà essere il futuro dell’enorme zona collocata all’ingresso della città.
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Aci Rally Monza: lariani pronti per la gara iridata
Folta pattuglia di equipaggi targati Como all’Aci Rally Monza: per il secondo anno consecutivo l’autodromo brianzolo sarà la sede dell’ultima tappa del Mondiale.Il confronto sarà in pista e sulle montagne provincia di Bergamo. Sono previste in totale sedici prove speciali tra giovedì 18 e domenica 21 novembre. La corsa tricolore sarà decisiva per l’assegnazione dei titoli iridati piloti e costruttori.L’attesa è ovviamente grande per vedere i più forti driver del mondo, ma anche gli equipaggi locali sono ben decisi ad essere protagonisti. E come detto, i lariani sono pronti a mettersi in luce, a partire da quelli che già nel 2021 parteciparono a questo evento, alla sua “prima” nella rassegna mondiale.A leggere le note al bergamasco Alessandro Perico (sulla Skoda Fabia Evo numero 38) ci sarà il brianzolo Mauro Turati che 365 giorni fa, proprio a fianco del conduttore orobico, fu il migliore comasco, diciannovesimo assoluto al traguardo.Una vettura, quella costruita nella Repubblica Ceca della categoria R5, che sarà utilizzata da quasi tutti i comaschi, che tra l’altro partiranno a distanza ravvicinata. Lariani pronti a staccare tempi importanti, oltre che in autodromo, sulle prove speciali nel Bergamasco, che ben conoscono per i loro trascorsi nelle corse locali.Con il numero 40 gareggeranno Marco Paccagnella e Mattia Orio, con il 32 Marco Roncoroni e Paolo Brusadelli, con il 47 Jacopo Civelli e Massimo Moriconi, con il 52 Kevin Gilardoni e Corrado Bonato, con il 53 Andrea Spataro e Alessia Muffolini, con il 54 Marco Silva e Gianni Pina (nella foto a Monza nel 2020). Hanno invece optato per una Vw Polo (sempre R5) Maurizio Mauri e la figlia Federica (numero 57).Il classe Rc4 il copilota Giovanni Frigerio affiancherà Roberto Bonizzardi (Ford Fiesta 74). Infine, partiranno con un Toyota Gr Yaris (83) Tommaso Paleari Henssler e Davide Bozzo.La prima prova speciale sarà giovedì 18 alle 17.56 in pista (la “PZero”); l’ultima domenica 21, ancora in autodromo (la “Serraglio 2”).Una volta archiviato il rally mondiale a Monza, la stagione 2021 in Lombardia non si esaurirà. Il 27 e 28 novembre, ancora in provincia di Bergamo, si disputerà il Rally Valle Imagna, mentre il 4 e 5 dicembre a Monza l’appuntamento sarà con lo Special Circuit di Vedovati Corse.Nel 2022, poi i calendari provvisori prevedono due eventi nel Comasco. Confermato il Rally Aci Como-Etv, che ha chiesto come data quella del fine settimana del 15 ottobre. La prova lariana farà ancora parte della serie che nel 2021 si chiamava “Wrc” e che cambierà nome. La nuova denominazione sarà “Cira” (Campionato italiano rally asfalto).Nel primo weekend di aprile, inoltre, è stato inserito nel calendario provvisorio il Rally della Valle Intelvi, alla sua edizione numero 14.Prova che vuole dare continuità al progetto portato avanti a lungo da Enrico Manzoni, il promoter scomparso nell’aprile del 2020. A tale scopo è stato ricostituita la Valle Intelvi Corse, che sarà operativa per la gara in sinergia con l’organizzatore varesino Andrea Sabella.
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Della Torre e Spagnulo insieme a Milano
Due maestri lombardi, di diverse generazioni, legati al Lario, in scena a Milano. Sono Enrico Della Torre, pittore, che con l’atelier litografico Lithos di Como e il poeta Alberto Nessi ha firmato il libro d’arte “Radure”. L’altro artista è Valdi Spagnulo, che ha esposto in una personale al Broletto di Como e ha molti collezionisti ed estimatori sul Lario. Sono in scena insieme da oggi a Milano nella mostra “Ritmi visibili” a cura di Kevin Mc Manus, che è stato allievo dello storico dell’arte comasco Luciano Caramel. Inaugurazione dalle 17.30 alle 21, apertura fino al 14 gennaio alla galleria Studio Masiero. Della Torre (Pizzighettone, 1931) è una delle voci più personali e intense della pittura del secondo novecento. Spagnulo (Ceglie Messapica, 1961), è affermato scultore. Info su www.monicamasiero.it,
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Dall’8 dicembre anche Chiasso celebra il Natale
Il Natale 2021 si avvicina a grandi passi. Anche quest’anno, Chiasso si prepara a vivere le Festività con un simpatico programma di eventi e animazione, che si svilupperà fra l’8 dicembre, Festa dell’Immacolata Concezione, e il 24 dicembre, Vigilia di Natale.Natale fa rima con tradizione, e in quest’ottica la Società dei Commercianti del Mendrisiotto in collaborazione con il Municipio di Chiasso riproporrà anzitutto il Mercatino lungo Corso San Gottardo e nelle vie adiacenti. La grande novità per il 2021 è l’estensione del Mercatino stesso, che quest’anno si articolerà su ben sette giorni.Il via sarà dato, come è consuetudine, mercoledì 8 dicembre 2021: dalle ore 10.00 alle ore 18.00, il centro cittadino sarà animato dai venditori ambulanti con i loro prodotti di artigianato e specialità enogastronomiche. La giornata si concluderà con uno spettacolo a sorpresa e l’accensione dell’Albero in Piazza Bernasconi, alla presenza delle autorità.Quest’anno l’offerta delle bancarelle non si limiterà al giorno dell’Immacolata: nei due fine-settimana successivi, infatti, il Mercatino di Natale sarà una continuazione ideale del mercato settimanale del venerdì, che dunque proseguirà il sabato e la domenica. Le date da segnare quindi sul calendario sono, oltre all’8 dicembre, i giorni 10/11/12 e 17/18/19 dicembre.In tutti i giorni dedicati al Natale in centro, il Comune di Chiasso curerà l’animazione di Piazza Indipendenza e Piazza Bernasconi, con varie sorprese e addobbi che arricchiranno l’atmosfera di festa
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Compie dieci numeri la rivista “Altolariana”
Gli Sherlock Holmes della cultura e dell’arte. Una rivista rigorosa che scandaglia archivi pubblici e privati per raccontare il territorio e le sue radici. È “Altolariana” bollettino dell’omonima Società Storica con sede nell’ex chiesa di San Sebastiano a Gravedona ed Uniti che è giunto al corposo numero dieci. Che è un libro di quasi 500 pagine con notizie, aneddoti e curiosità del territorio appunto altolariano con particolare riguardo a fatti storici e artistici. si sta già lavorando al numero 11. Molte le curiosità del 10. Ad esempio Pieralda Albonico Comalini racconta in ogni dettaglio la sofferta “cessione” allo Stato delle quattro tele del grande pittore genovese Alessandro Magnasco già nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Gravedona. Una vicenda intricatissima, degna di un romanzo, partita da un furto sacrilego avvenuto un secolo fa, che l’autrice segue passo passo sui documenti di archivio. Nello stesso numero della rivista Ilaria Bruno descrive un particolare frammento della decorazione rinascimentale nella chiesa parrocchiale di Brenzio, l’affresco che raffigura un “Santo soldato” riportato alla luce durante recenti restauri e opera di un pittore lombardo tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento.