(ANSA) – ROMA, 07 LUG – L’industria automobilistica è “strategica” non solo per l’occupazione e la produzione ma anche perché è la filiera della manifattura in cui “si fa più ricerca”. Così il chief economist di Cdp, Andrea Montanino, nel corso di ‘Italia Riparte’ il digital talk, questa volta dedicato all’automotive, organizzato da Cassa depositi e prestiti con Ey e Luiss Business School. Il Covid ha impattato sul comparto. “Un crollo di 20 milioni di veicoli” nella sola Ue passando dal 2019 a 2020, rimarca Montanino. “Noi italiani siamo quelli che subiamo di più le conseguenze della crisi per due ordini di ragioni: il blocco del mercato interno, con un calo delle vendite del 97-98% ad aprile, avendo i concessionari chiusi; e il legame con la Germania, visto il blocco delle esportazioni delle auto tedesche”. Guardando alla ripresa, la connessione con il mercato Ue non va può letta in senso negativo: “è un bene e non penso che l’industria tedesca – dice il capo economista di Cdp – possa fare a meno del’Italia”, delle aziende italiane della componentistica, in particolare. Ma, prosegue Montanino, “è ora d fare un salto, pensiamo ai motori. E ce lo chiede anche la Germania”. (ANSA).
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