(ANSA) – BOLOGNA, 11 MAR – Con diverse operazioni e sfruttando una ‘rete’ di società cartiere, con sedi fittizie a Roma, avrebbe trasferito i guadagni, frutto di attività illecite, all’estero, per ostacolarne l’identificazione. Con la collaborazione di cinque persone, quattro italiane e una straniera, tutte sui 40 e residenti in provincia di Bologna e Modena, un imprenditore residente nell’imolese, Cristian Marocchi, 41 anni e impegnato nel settore motoristico, secondo la Guardia di Finanza sarebbe riuscito a trasferire i fondi, giustificando i movimenti del denaro con giri di fatture per operazioni inesistenti. Al termine delle indagini, eseguite dal Nucleo di polizia economico finanziaria con il coordinamento del pm Rossella Poggioli, come disposto dal Gip, i militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia in carcere nei confronti del 41enne che dovrà rispondere di autoriciclaggio in concorso con le altre cinque persone denunciate a piede libero. E’ stato anche disposto il sequestro di beni per 3,5 milioni.
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