Passato il Natale, inaugurato il 2017, salutata la Befana, resta una sola certezza di questo periodo natalizio ormai alle spalle: il deserto nell’autosilo Valmulini. Dove le auto in sosta, nelle sette giornate a tariffa speciale, sono state in media non più di 84 ogni volta. Nessuna forma di promozione è servita a rianimare il gigante addormentato.Neanche l’intervento di un privato – l’ex assessore Nini Binda – che ha investito personalmente denaro per pubblicizzare le tariffe agevolate della struttura, ha scalfito i numeri in rosso del parcheggio multipiano.
La promozione che prevedeva, nei giorni a ridosso del Natale e in alcune festività la possibilità di sostare a un euro avendo un biglietto del bus andata e ritorno per il guidatore e il ticket a 1,30 euro per i passeggeri, ha fatto flop. Nelle sette occasioni in cui si è messo in pratica lo sconto – giornate in cui Nini Binda ha messo di tasca propria altri soldi per rafforzare la campagna pubblicitaria con volantini e manifesti – sono stati 590 i biglietti gratuiti per il bus (ovvero quelli spettanti a chi guidava le vetture). Semplice l’operazione che porta a una media di sole 84 auto per volta.
«Sono invece stati 860 i passeggeri che hanno acquistato il ticket del bus a 1,30 euro – spiega Marco Benzoni, direttore di Csu – In effetti non si tratta di risultati entusiasmanti. Anche nella giornata dell’Epifania le auto in sosta sono state solo 70. Ovviamente sono numeri che possono crescere leggermente se consideriamo chi magari non ha utilizzato la promozione. Ma in ogni caso non si tratta di cifre alte».
Ma c’è chi è però convinto della bontà dell’operazione. «Abbiamo lavorato in sinergia tra assessorati, Csu e Asf con tempi molto stretti per questa promozione e tutto sommato abbiamo smosso qualcosa – dice l’assessore al Commercio del Comune di Como, Paolo Frisoni – Sinceramente non giudico così negativamente l’esperimento. Anzi a mio parere bisognerebbe andare avanti anche se ciò si dovesse tradurre nell’avere 20 auto in più ogni volta». Si potrebbe dunque «provare a rilanciare la promozioni i sabati e le domeniche così da abituare progressivamente la gente. E poi studiare nuove tariffe agevolate, magari a partire dalla primavera. Quanto prima bisognerà parlarne insieme agli altri assessorati», conclude Paolo Frisoni.
Chi si è impegnato in prima persona, investendo soldi propri, è l’ex assessore Nini Binda che traccia un bilancio. «La battaglia contro il traffico si vince con l’informazione e con la collaborazione. Io il mio modesto contributo l’ho dato. Oggi la sfida più straordinaria è la gestione ordinaria della città, la cura dei piccoli dettagli del vivere civile ma, sulla salute, si ode solo un silenzio assordante ormai talmente cronico da non fare più notizia. Dopo le feste ricominceranno le solite criticità per lo smog, ma di misure strutturali e interventi incisivi e strategici di un certo livello nessuno parla. Sono temi che alla politica non interessano. Qui si parla di etica ma i principi etici per essere efficaci hanno bisogno di tutti», dice Binda.
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