Si è avvalso della facoltà di non rispondere, nel corso dell’interrogatorio di convalida di fronte al giudice delle indagini preliminari di Como, il 65enne ex dirigente di Villa Saporiti arrestato per il tentato omicidio della moglie. Aggressione avvenuta nella mattinata di martedì mentre la donna era ancora a letto e doveva iniziare a prepararsi per andare al lavoro. L’uomo, incensurato e molto provato, ha scelto la via del silenzio.
Il gip Carlo Cecchetti ha convalidato l’arresto e disposto la permanenza in carcere in attesa di eventuali istanze che potrebbero essere formulate dalla difesa nelle prossime ore. Difficile capire cosa possa essere scattato nella testa dell’arrestato, personaggio molto noto in città. In preda ad un raptus, avrebbe prima tentato di strangolare la moglie sorprendendola di spalle, poi l’avrebbe scaraventata a terra cercando di colpirla con un pesante oggetto di ferro senza riuscire nelle proprie intenzioni grazie alla reazione della donna. La moglie sarebbe poi riuscita a scappare sul balcone di casa e a chiedere l’aiuto di una vicina.
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