(ANSA) – BOLOGNA, 18 GEN – Avrebbero avvelenato un amico per derubarlo di meno di duemila euro, prelevando il denaro con il suo bancomat, per poi lasciarlo morire in macchina. Con questa accusa i Carabinieri hanno fermato due coniugi, Claudio Furlan, 54 anni di Bologna e Rita Di Maio, 49 anni di origini napoletane, indagati per morte come conseguenza di altro delitto, rapina pluriaggravata e indebito utilizzo di carte di pagamento. La vittima è il 63enne Vito Balboni, ferrarese residente a Bentivoglio (Bologna). La vicenda, anticipata oggi dal Resto del Carlino, è confermata dagli investigatori. Il cadavere dell’uomo fu trovato il 6 novembre scorso all’interno della sua auto, ferma in un parcheggio a Cadriano di Granarolo Emilia. Il decesso, in apparenza avvenuto per cause naturali, secondo le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di San Lazzaro e della Stazione di Granarolo, sarebbe invece stato indotto dalla somministrazione di due potenti psicofarmaci, probabilmente sciolti in una bevanda alcolica.
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