Avvistato un branco di lupi nel Comasco | Cosa dice la normativa europea a proposito di questi animali

Lupo in libertà

Il ritorno dei lupi - Pixabay - CorrierediComo.it

Sono tornati i lupi nella zona del comasco. Una presenza accertata, ma non c’è nessun pericolo per l’uomo.

Negli ultimi anni, la presenza del lupo nelle zone montane e pedemontane del comasco è diventata sempre più evidente.

Ci sono stati avvistamenti e segnalazioni, anche con l’ausilio delle fototrappole. In questo modo c’è stata la conferma che il predatore è tornato stabilmente a popolare alcune aree boschive del Triangolo Lariano, come nel territorio di Sormano.

In particolare, è stato documentato un branco di almeno cinque esemplari, un fatto piuttosto raro per la zona.

Nonostante la naturale preoccupazione tra i cittadini, le autorità locali e la Polizia Provinciale hanno chiarito che non ci sono stati attacchi a persone. Il lupo è un animale schivo, che tende a evitare l’uomo e a spostarsi prevalentemente di notte. Non si registrano episodi di aggressione nel territorio comasco né in altre zone della Lombardia.

Predazioni sul bestiame: un fenomeno da monitorare

Sebbene il rischio per le persone sia minimo, ovviamente gli allevatori affrontano il problema diversamente . In diverse zone del Nord Italia si sono verificati casi di predazioni su greggi e animali da allevamento. Anche se nel comasco il fenomeno è ancora limitato, ci sono segnali di attenzione crescente, soprattutto nelle zone rurali più isolate.

Per contrastare possibili danni, le soluzioni proposte comprendono l’uso di recinzioni elettrificate, la presenza di cani da guardia e sistemi di sorveglianza. Sono tutti strumenti previsti anche dalle linee guida nazionali per la convivenza con i grandi carnivori. Anche evitare di lasciare spazzatura o residui di cibo è un buon deterrente per evitare che gli animali si avvicinino troppo alle abitazioni.

Lupi
Il lupo selvatico è tornato nel comasco – Pixabay – CorrierediComo.it

Nuove regole europee

A livello europeo, le questioni legali che riguardano i lupi sono in fase di cambiamento. Fino a poco tempo fa, questa specie era classificata come “strettamente protetta”, il che rendeva molto difficile ogni tipo di intervento, anche nei casi problematici. Tuttavia, nel 2025 l’Unione Europea ha deciso di rivedere questa classificazione, abbassando il livello di tutela a “protetto”.

Con questo switch ora gli Stati membri godono di una maggiore libertà nel regolare la presenza del lupo sul proprio territorio, pur continuando a rispettare i principi di conservazione della specie. Le nuove norme europee cercano di trovare un equilibrio tra la necessità di proteggere un animale simbolo della biodiversità e quella di difendere le attività agricole e la sicurezza nelle aree rurali.