Scontro durissimo, lunedì sera in consiglio comunale a Como, sul futuro bando degli eventi natalizi. Non ancora pubblicato ma già sotto i riflettori.Protagonisti della disputa sono stati il consigliere di opposizione Alessandro Rapinese e l’assessore al Commercio Marco Butti.In apertura della seduta, sventolando una busta, Rapinese ha detto di «sapere già il nome del vincitore del bando» e di averlo appunto messo nero su bianco. «Dentro questa busta ci sono le mie previsioni – ha detto il consigliere – Forse inizierò a fare magie, ma secondo me il bando lo vincerà un soggetto giuridico che ha sede a Como in piazza Duomo 17. Ci rivedremo quando sarà assegnato». Un riferimento al Consorzio Como Turistica, che da sempre organizza la Città dei Balocchi, l’evento di fine anno che ormai si indentifica con il Natale del capoluogo lariano.La contestazione di Rapinese, in particolare, era riferita alla necessità di «spacchettare» il bando per fare in modo che più concorrenti potessero partecipare alla gara.Prendendo la parola per la sua risposta, Butti ha ricordato a Rapinese come per la prima volta, proprio quest’anno, il bando sia stato suddiviso tra centro storico e periferia (notizia, peraltro, anticipata dalCorriere di Comoalcune settimane fa, ndr).«Abbiamo pure accolto alcune sue proposte – ha aggiunto Butti rivolgendosi al consigliere dell’opposizione – come la possibilità di assegnare un’unica casetta a partita Iva o l’obbligo di concedere spazi gratuiti a gruppi e associazioni sportive».Quando però Rapinese si è inserito nel discorso di Butti chiedendo all’assessore se lo stesse «prendendo in giro» è scoppiato il finimondo.Butti si è rifiutato di continuare e l’aula consiliare è diventata una bolgia. «La contrapposizione sui contenuti va bene – ha detto ieri al Corriere l’assessore – ma quando la discussione si sposta sul personale mi fermo e non vado avanti».Una posizione pure comprensibile, ma che non elimina il punto del contendere. Ovvero: quanto sarà in grado, il bando, di garantire una vera concorrenza? La busta di Rapinese con il nome del “vincitore” è ovviamente una provocazione, ma la questione è perché il consigliere comunale possa, a maggio, affermare con certezza come finirà la gara.
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