(ANSA) – ROMA, 20 FEB – Le dodici maggiori banche italiane hanno riportato, nel 2020, un calo dell’utile netto a 9,991 miliardi di euro a causa degli oneri d’integrazione dei piani industriali, le operazioni straordinarie e l’aumento delle rettifiche. E’ quanto spiega uno studio Uilca secondo cui “la maggior parte è prudenzialmente effettuata per fronteggiare il deterioramento del credito causato dalla crisi”. “Finora il sistema pare dia segnali di contenimento degli effetti negativi”, commenta Fulvio Furlan, segretario generale Uilca, “ma bisogna attrezzarsi con riforme adeguate a evitare situazioni pesanti quando l’attuale momento sarà superato”. Secondo lo studio, la crisi Covid ha fatto schizzare a 12 miliardi di euro, con un incremento di circa 4,7 miliardi, le rettifiche sui crediti delle principali banche italiane. Le rettifiche, ammonisce la ricerca del sindacato, rischiano purtroppo di essere “un anticipo dell’inverno finanziario” che si prospetta se non si uscirà dall’emergenza sanitaria e dall’incertezza che si è determinata. (ANSA).
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