(ANSA) – CERNOBBIO, 30 SET – Lo stock complessivo di crediti deteriorati da gestire in Italia, previsto in crescita del 5% a fine anno a quota 338 miliardi, salirà ulteriormente nel 2021 fino a un totale di 385 miliardi di euro. Lo si legge nell’Osservatorio sugli Npl di Banca Ifis, presentato oggi al convegno ‘Npl Meeting The New Wave’ di Cernobbio (Como). La Banca, attiva nella gestione dei crediti deteriorati prevede un “probabile ulteriore incremento nel 2022”. Il 44% dello stock 2020 di Npe in Italia è gestito da 6 ‘servicer’, tra cui la stessa Banca Ifis. Dal 2013 al 2019 il settore del ‘servicing’ ha conseguito tassi medi di crescita annua a doppia cifra, oltre il 10%, in termini di ricavi, masse gestite e investimenti. Secondo l’Istituto veneto il tasso di deterioramento salirà in Italia dall’1,3% del 2020 al 2,8% del 2021 “per effetto della contrazione economica” dell’anno in corso. In questo modo il rapporto tra Npe (l’insieme dei crediti deteriorati, che comprende sofferenze, incagli e scaduti) e il totale dei crediti erogati salirà dal 6,2% del 2020 al 7,3% del 2021. In particolare, ricorda Banca Ifis, “il 2020 registra, grazie alle dismissioni di portafogli Npl, un indice in miglioramento rispetto al passato”. (ANSA).
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