(ANSA) – ROMA, 13 NOV – Le principali misure di sostegno varate dal governo tra marzo e agosto hanno “attenuato fortemente gli effetti” sulla liquidità e il capitale delle società di capitali. E’ quanto scrive la Banca d’Italia nelle ‘Note Covid’ che analizza 270mila delle 730mila società di capitali secondo cui “hanno sostanzialmente annullato il maggior deficit di liquidità; hanno ridotto, pur non eliminandolo, il peggioramento nelle condizioni patrimoniali”. Senza le misure (escluse quelle varate nei decreti ristori ndr) “il forte calo del fatturato avrebbe determinato quest’anno un fabbisogno di liquidità complessivo pari a circa 48 miliardi per circa 142.000 imprese (il 19 per cento del totale del campione) e una netta contrazione degli utili, che avrebbe reso sotto-patrimonializzate circa 100.000 imprese (il 13,8 per cento del totale). L e misure anti crisi e i finanziamenti garantiti sono così stati utili per “attenuare l’impatto della pandemia” sulle aziende italiane ma il “ricorso a nuovi prestiti, anche grazie alle garanzie pubbliche, amplia tuttavia ulteriormente l’indebitamento, in particolare per le aziende più rischiose”.. “L’indebolimento dei bilanci che ne risulta aumenta la probabilità di insolvenza delle imprese” (ANSA).
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