(ANSA) – ROMA, 01 LUG – L’economia del Lazio subirà anche’essa la forte recessione causata dalla pandemia ma il crollo del Pil sarà inferiore alla media nazionale sebbene sia difficile fare previsioni per il secondo semestre viste le incognite sul settore turismo, specie internazionale, molto consistente nella regione. E’ quanto afferma la Banca d’Italia nello studio sull’economia del Lazio che ricorda come nel 2019 la regione fosse già in uno stato di “debolezza”, avesse mostrato un calo del pil dello 0,2% e non aveva ancora recuperato il livello pre-crisi. In questi mesi dell’emergenza Covid particolarmente colpiti e che soffriranno anche nei prossimi mesi sono “il comparto degli alloggi, la ristorazione, il commercio e i trasporti” i quali, ” assorbono una quota consistente dell’occupazione regionale, pari a circa un quinto”. L’economia regionale,come hanno spiegato alla presentazione gli estensori del rapporto, può contare tuttavia su alcuni punti di solidità poco toccati dalla pandemia quali la forte presenza del settore pubblico e imprese alimentari e farmaceutiche. Secondo le stime dell’istituto centrale, la quota di valore aggiunto dei settori sospesi sul totale è pari al 23 per cento (27 in Italia); tale stima tiene conto delle esenzioni dalla sospensione per le attività a supporto di quelle essenziali e del ricorso al lavoro agile. (ANSA).
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