(ANSA) – ROMA, 18 APR – La garanzia pubblica sui prestiti alle imprese è giustificata dall’eccezionalità dell’emergenza coronavirus ma per evitare che alla loro scadenza le banche non rinnovino più i prestiti e le aziende si ritrovino più indebitate e non capaci di investire, occorrono delle misure urgenti di politica economica. E’ quanto scrivono in un articolo gli economisti della Banca d’Italia Giorgio Gobbi, Francesco Palazzo e Natoli Segura in un articolo pubblicato sul sito dell’istituto, proponendo tre opzioni diverse per ridurre il peso del debito a carico delle imprese: indennizzi a fondo perduto, un veicolo pubblico per ristrutturare i debiti delle aziende medio-grandi e sgravi fiscali per la ricapitalizzazione. “È giudizio pressoché unanime che una parte delle perdite subite dalle imprese non sarà recuperabile” si legge e “i debiti (assistiti da garanzie pubbliche) non saranno immediatamente ripagati al termine dell’emergenza sanitaria, aumentando quindi la leva finanziaria delle imprese e la loro vulnerabilità”.
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