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Bergamo chiede il traguardo 2020 del Giro di Lombardia. A novembre la prima riunione per valutare il futuro

Si sono appena spenti i riflettori sul Giro di Lombardia 2019 ed è già tempo di pensare all’edizione 2020. La gara per il terzo anno consecutivo è terminata a Como con partenza da Bergamo. Ma proprio il capoluogo orobico sta spingendo per tornare ad ospitare il traguardo della “classica-monumento”. In teoria lo spostamento doveva già avvenire in questa edizione, ma, con le elezioni amministrative nel mese di giugno, la giunta capitanata da Giorgio Gori non ha potuto proporsi per tempo. Ora, a distanza di 365 giorni dalla prossima edizione, Bergamo è già pronta a proporsi per il traguardo della corsa. Como potrebbe essere la sede della partenza, con Paolo Frigerio, coordinatore del comitato locale, pronto ad accettare le decisioni che saranno prese e a far sì che tutto vada – come sempre – per il meglio.Mauro Vegni, direttore ciclismo di Rcs Sport, su questo fronte non si sbilancia. Riguardo alla gara terminata con la vittoria dell’olandese Bauke Mollema sostiene: «È stato come sempre un “Lombardia” bellissimo – dice – del resto sostengo da tempi non sospetti che questa è per me la “classica” più bella del mondo. Gli ultimi 60 chilometri sono spettacolari e selettivi. Como ci ha accolto benissimo e c’è stato un largo afflusso di pubblico lungo tutto il percorso. Il bilancio non può essere che soddisfacente».«È stata una giornata fantastica di sport – spiega Mario Landriscina, sindaco di Como – Il miracolo del ciclismo riesce sempre stupirci. Voglio fare i complimenti agli atleti, che sono arrivati prima del previsto e hanno fatto una fatica epocale. Finalmente la città ha potuto proporre un percorso completo, dopo che lo scorso anno era saltato il passaggio sulla Valfresca per le note difficoltà».«Sono molto soddisfatto perché il complesso dell’organizzazione è stato eccezionale – aggiunge il primo cittadino – Il mio grazie sentito va a chi ha lavorato per raggiungere questo obiettivo: CentoCantù, gli uffici comunali, a partire da quello Sport, la Polizia locale, la Stradale, tutte le forze dell’ordine. La città ha accolto benissimo l’evento e anche il meteo ci ha dato una mano. C’era tanta bella gente. Fuori dal percorso della gara qualcuno può avere sofferto per le interruzioni stradali che comunque sono state più limitate del previsto, considerando che la corsa è stata più veloce del previsto».Mario Landriscina conclude: «Si è respirata una bella aria di sport con tanti appassionati che hanno raggiunto il centro in bicicletta. Il Giro di Lombardia ha esaltato la città nella sua bellezza, valorizzandone la dimensione internazionale. Ho visto tanta gente felice e questa è stata la cosa più bella».

Redazione

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