(ANSA) – ROMA, 01 MAR – La protesta anti-golpe e per il ritorno alla democrazia è tornata oggi a sfidare i militari nelle piazze in varie città della Birmania, il giorno dopo la sanguinosa repressione che ha lasciato sul terreno almeno 18 manifestanti. Alcuni media internazionali parlano di barricate ricostruite a Yangon con impalcature di bambù, cassonetti e pneumatici. Video che circolano sui media e sui social mostrano manifestanti in marcia nella città sud-occidentale di Dawei. L’attivista per i diritti umani Thinzar Shunlei Yi, citato dalla Cnn, afferma che “il bagno di sangue ha solo reso la protesta più forte e più determinata che mai, ed è stata quindi controproducente” per il regime militare. (ANSA).
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