(ANSA) – RANGOON, 15 FEB – Centinaia di birmani sono scesi nuovamente in strada alle prime ore del mattino nonostante il giro di vite messo in atto dai militari golpisti. Dopo gli arresti di ieri, è stata aumentata la presenza dei soldati in ogni città del Paese e la giunta ha interrotto temporaneamente l’accesso a internet. Prosegue, dunque, la protesta nonostante gli sforzi del regime per sedare la rivolta contro il golpe di due settimane fa, che ha visto l’eroina Aung San Suu Kyi arrestata insieme a centinaia di altri membri del suo governo democraticamente eletto. Truppe sono state avvistate in vari punti chiave di Rangoon, cuore economico del Paese e sede della banca centrale. Le immagini in live streaming condivise sulle piattaforme dei social media prima del blackout di Internet mostravano veicoli militari e soldati ovunque. Tuttavia, questa mattina nuove proteste sono scoppiate a Rangoon, anche vicino alla banca centrale. Secondo un giornalista dell’Afp, centinaia di studenti di ingegneria e tecnologia hanno manifestato in un quartiere a nord della città, dove alcuni servizi Internet sono ripresi all’inizio della giornata lavorativa. Nella notte birmana, ieri pomeriggio in Italia, i militari hanno represso una manifestazione nella città di Myitkyina sparando gas lacrimogeni e proiettili, non è chiaro se di gomma o di metallo. (ANSA).
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