Chiari segni di fuochi accesi nella “Camera Grande”
Tutti pazzi per le monete romane. In città si ipotizzano sedi museali, percorsi, in molti sono in attesa di conoscere la presenza di altri reperti nella zona dell’ex Teatro Cressoni, ma pure altrove dove la Como romana si è sviluppata e ha messo le basi di quella che sarebbe diventata la città medievale e quindi l’attuale.
A questa voglia di riscoprire il passato e preservare l’antico, fa da contraltare l’incuria che investe quello che rappresenta un altro patrimonio della civiltà comasca.Stiamo parlando del Parco Spina Verde. Le immagini che pubblichiamo in questa pagina evidenziano segni di presenze e di devastazione.
Resti di fuochi accesi in particolare all’interno della cosiddetta “Camera Grande”. Si tratta di vere e proprie stanze scavate nella roccia che rappresentano resti di abitazioni nell’area risalenti alla cosiddetta civiltà di Golasecca (databile tra la fine età del bronzo e l’inizio dell’età del ferro, ovvero nell’XI secolo a.C.).
Le camere in roccia sono strutture rettangolari, scavate nella roccia su due o tre lati, con un piano rialzato in legno e in argilla e la copertura sorretta da pali. La più evidente è appunto la Camera Grande. I vandali non si sono fermati a bivaccare a Pianvalle, che sorge sulle pendici del monte Caprino. Si sono pure divertiti a crivellare di colpi i cartelli con tutte le indicazioni del sito archeologico.
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