Sul totale dei turisti che arrivano in provincia di Como, ben il 75% sono stranieri, una performance migliore come incidenza dei visitatori da altri Paesi rispetto a tutto il resto della Lombardia (comprese Milano e Brescia, le più agguerrite). Il dato supera anche la media incidenza su scala nazionale.Inizio d’anno col botto sul fronte statistico per il turismo lariano. Secondo i dati presentati ieri nella sala giunta della Camera di Commercio di Como, la provincia di Como è terza in Lombardia per flusso di turisti e segna un +23% di presenze nel decennio compreso tra il 2007 e il 2016. I dati relativi al 2017, da gennaio a settembre, confermano questo trend, registrando 1 milione e 11mila arrivi e 2 milioni e 628 mila presenze. È quanto emerge dall’analisi presentata da Camera di Commercio Como con Polis Lombardia e Provincia di Como, presentato come detto ieri mattina a margine dell’evento “Turismo 5. Il nuovo software per la rilevazione di arrivi e partenze di turisti e la gestione delle strutture ricettive”. Si tratta di un nuovo portale che dovrà essere utilizzato da tutte le strutture ricettive della Lombardia proprio per la comunicazione dei dati statistici sul settore.Grande crescita delle strutture extra-alberghiere: nel 2007 i posti letto disponibili per questa tipologia, che comprende anche gli appartamenti vacanza gestiti da privati, erano 335, nel 2016 sono saliti a 3891.A conferma che il lago di Como è una meta speciale, anzi “un mondo unico al mondo” come recita lo slogan promozionale di cui si possono fregiare le imprese del Comasco e del Lecchese, tra 2006 e 2017 sono cresciute del 31,8% gli arrivi passati da 852.084 unità (sono il numero delle persone arrivate sul Lario) a 1.122.972, mentre le presenze (ossia il numero di notti trascorse effettivamente nelle nostre strutture ricettive) sono passate da 2 milioni e 325.688 unità a 2.874.038, con una crescita del 23,6%.Nello stesso periodo preso in esame dalla statistica presentata ieri in Camera di Commercio, mentre gli alberghi tradizionali sono diminuiti di 11 unità, sono cresciuti in maniera importante gli esercizi a carattere extra-alberghiero, garantendo un aumento di 3.891 posti letto.«Arredo urbano e qualità dei servizi, dobbiamo ingegnerizzare un sistema virtuoso» ha detto ieri l’albergatore Andrea Camesasca, componente della giunta camerale di Como, richiamando tutto il territorio a una lotta al degrado per non compromettere luoghi che sono un biglietto da visita e una garanzia di futuro economico.Lorenzo Morandotti
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