(ANSA) – MILANO, 9 MAR – Piazza Affari resta sotto pressione con l’indice Ftse Mib che, dopo aver toccato un ribasso dell’11% nella prima parte della mattinata, segna un calo del 9,5% a 18.800 punti riportandosi sui valori di gennaio 2018. Si tratta del peggior ribasso dal tonfo del 12,48% segnato dal listino milanese il 24 giugno 2016 all’esito del referendum sulla Brexit. A guidare lo scivolone sono i petroliferi Saipem (-18,6%), Eni (-16,9%) e Tenaris (-16,5%) col crollo del greggio che ora perde oltre il 20%, seguiti dai finanziari mentre lo spread Btp Bund è volato a 210 punti. Unicredit e Azimut cedono oltre il 13%, Banco e Poste il 12%, Atlantia l’11%. Meno drammatica la flessione dei farmaceutici Diasorin e Recordati (-4,5% entrambi) con quest’ultima che ha ottenuto il via libera negli Usa a un proprio farmaco.
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