(ANSA) – MILANO, 10 MAR – Nuova seduta da dimenticare per Piazza Affari che non riesce a rimbalzare e brucia altri 13,6 miliardi di capitalizzazione, portando a quasi il 30% le perdite subite dallo scoppio dell’epidemia di coronavirus in Italia. L’indice Ftse Mib, che in mattinata era salito fin del 3,8%, ha chiuso con un tonfo del 3,28%. A picco Atlantia (-8,2%), che sconta i difficili rapporti con il governo e lo stop alle trattative per l’ingresso di F2i in Aspi. Male il risparmio gestito con FinecoBank (-7,2%), Banca Generali (-6,4%), Poste (-6,7%) e Azimut (-6,2%). Tra le banche soffrono Mediobanca (-6,9%), Mps (-6,3%), Ubi (-6%) e Banco Bpm (-4,9%) mentre lo spread si mantiene a 212 punti. Vendite sulle utility A2A (-7,2%), Hera (-6,1%), Enel (-5,7%) e Italgas (-5,7%) che rischiano di dover sopportare lo stop alle bollette e la gelata sui consumi di energia. Tra i pochi segni più si mette in luce Diasorin (+3,4%), che ha messo a punto un test per l’identificazione rapida del coronavirus.
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