(ANSA) – MILANO, 30 LUG – Piazza Affari ha chiuso in forte calo la penultima seduta di luglio, catatterizzata dall’incrocio esplosivo tra il Pil di Germania e Stati Uniti e l’effetto dei conti di metà anno, che hanno tutti risentito, chi più e chi meno dell’effetto Covid. L’indice Ftse Mib ha lasciato sul campo il 3,28% a 19.228 punti, tra scambi brillanti per oltre 2,6 miliardi di euro di controvalore, insoliti per il periodo a ridosso delle ferie. La peggiore è stata Eni (-7,04%), congelata al ribasso al pari di Generali (-5,11%). Nel primo caso c’è stata addirittura una perdita di 7,34 miliardi a fronte di un precedente utile di 1,51, a causa dell’effetto combinato tra recessione economica e prezzo del greggio, che in certi giorni in pieno confinamento è stato addirittura negativo. Per il Leone di Trieste, il cui utile si è più che dimezzato a 774 milioni, hanno pesato le svalutazioni sugli investimenti in titoli azionari. Cali analoghi si sono registrati anche tra i rivali europei che oggi non hanno presentato i conti. Effetto conti anche per Enel (-2,98%), che li aveva presentati nella vigilia a Borsa chiusa, Autogrill (-3,3%), che ha ritirato le stime sul 2021, e Cnh (-2,02%), mentre Fca (-3,94%) li diffonderà domani. Ha diffuso la trimestrale anche Snam (-3,8%), con utile stabile e conferma delle stime per l’intero esercizio. Unica eccezione in un quadro piuttosto desolante Reno De Medici, che ha guadagnato l’8,59% dopo aver incrementato l’utile semestrale di quasi il 50%. (ANSA).
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