Arrivava dalla Svizzera ed era diretto a Milano. Viaggiava a bordo di una macchina di grossa cilindrata, ed era di nazionalità indiana. Elementi che hanno insospettito la guardia di finanza della sezione operativa di Ronago: perché passare da un valico minore, per raggiungere Milano, e non da quelli principali? Un dubbio che ha consigliato di far accostare l’automobilista per verificare cosa trasportasse. Uno scrupolo che è stato premiato perché al valico italo-svizzero dei Mulini, nelle mani della guardia di finanza, sono rimaste 20 borse di una nota casa di moda, del valore commerciale di 20mila euro. La merce era contenuta in altrettante confezioni – una ventina – anch’esse originali come le borse. Materiale che – ritengono le fiamme gialle – era stato prelevato in Svizzera per poi essere portato in una boutique italiana, il tutto frodando i vincoli doganali e fiscali.L’intervento della sezione operativa di Ronago, facente parte della Compagnia di Olgiate Comasco, risale ai giorni scorsi anche se la notizia è stata diffusa solo ieri.La merce è stata quindi sottoposta a sequestro amministrativo e l’uomo alla guida è stato segnalato all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Ufficio di Como «al fine di consentire il recupero dei diritti evasi, oltre alla prevista sanzione amministrativa pari a dieci volte i diritti stessi», spiegano i finanzieri.
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