(ANSA) – BARI, 09 MAG – “Con il cuore che mi si contorce e le lacrime che scendono giù, mi chiedo perché?”. “Che diritto ha questa persona di vivere in libertà quando mi ha privato di mio padre, ha tolto a me, mia madre e mia sorella la possibilità di essere felici?”. Lo scrive su Fb Lucia Magli commentando la scarcerazione dell’ergastolano Francesco Barivelo, ritenuto uno degli esecutori materiali dell’omicidio di suo padre, Carmelo Magli, agente della Penitenziaria in servizio a Taranto, ammazzato nel ’94, quando aveva 24 anni. “Ho 27 anni – si sfoga Lucia Magli – e da tutta la mia vita vivo senza sapere cosa significa avere un padre perché 26 anni fa lo hanno ucciso, me lo hanno portato via. Sono stati dei criminali, gente senza scrupoli che ha deciso di rovinare la vita di una famiglia per sempre. Ora, dopo così tanto tempo, mi ritrovo questa notizia: scarcerato, a piede libero, ritorna a casa. Non voglio dare la colpa a nessuno, non voglio attaccare le istituzioni, voglio solo capire cosa sta succedendo”.
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