Pesante condanna per un 27enne di Como, accusato di botte e lesioni alla madre in un periodo lungo, compreso tra il dicembre del 2019 e il 5 maggio del 2020 quando il giovane venne arrestato.
Gli episodi, tra l’altro, sono avvenuti in gran parte nei giorni del primo pesante lockdown per l’esplosione del contagio da coronavirus. La vicenda, che era finita sul tavolo del pubblico ministero Mariano Fadda, ieri mattina è approdata davanti al giudice dell’udienza preliminare di Como, Laura De Gregorio.
Il figlio violento è stato così condannato a una pena – in Abbreviato, quindi compreso lo sconto di un terzo della pena – di 3 anni e quattro mesi. Le accuse avevano raccontato di mesi di maltrattamenti in famiglia, che avvenivano anche di fronte al padre disabile.
La vittima era la madre, picchiata per questioni di soldi legate all’acquisto di sostanze stupefacenti.La goccia che fece traboccare il vaso, portando all’arresto, avvenne il 5 maggio quando il giovane colpì più volte il genitore, sbattendole la testa contro una porta, mordendola al capo e colpendola anche con alcune testate.
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