Avrebbe maltrattato la compagna per due anni e mezzo, picchiandola, minacciandola con un coltello, prendendola a pugni, tirandole i capelli, lasciandola nuda in inverno chiusa dentro la sala da pranzo. Vessazioni che sarebbero avvenute in presenza della figlia della donna, di appena 8 anni. Tutti motivi che hanno portato il giudice del tribunale di Como, Laura De Gregorio, a condannare l’imputato – con il rito Abbreviato, e nonostante lo sconto di un terzo della pena – a 4 anni e 10 mesi di reclusione. La sentenza è stata letta ieri mattina in tribunale a Como, accogliendo le richieste della pubblica accusa (pm Giuseppe Rose).Le angherie raccontate dalla vittima risalgono al periodo compreso tra il 1° maggio del 2016 e il 21 novembre del 2018. Fatti avvenuti in una casa del comune di Gravedona ed Uniti, in Altolago. Il pm aveva chiesto il giudizio immediato, poi tramutato in Abbreviato per volere della difesa. Accuse che parlavano di maltrattamenti in famiglia (aggravati dalla presenza di un minore), di lesioni (in più episodi), e anche di minacce sia tramite messaggi sui social, sia brandendo un coltello da cucina. Arma che fu poi lo stesso imputato a consegnare direttamente ai carabinieri del paese.
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