Aggressione razzista(m.pv.) Rinviati a giudizio per tentata rapina, lesioni, danneggiamento e ingiurie, il tutto con l’aggravante di aver commesso il fatto per finalità di discriminazione e odio razziale. L’udienza, tuttavia, è stata fissata tra un anno, il 6 novembre 2014. Stiamo parlando dei due uomini – il primo, un 38enne di Guanzate, il secondo, un 41enne di Lomazzo – nei guai per l’aggressione del 6 gennaio 2012 in via Pasquale Paoli a Como. La coppia è stata difesa dagli avvocati Pietro Mario Vimercati
e Davide Carughi. Le vittime dell’aggressione, ovvero una famiglia marocchina, si sono invece costituite parte civile. Secondo la tesi dell’accusa i due uomini fermarono una Golf con a bordo una famiglia di stranieri (padre, madre e una bambina) per poi picchiare la coppia brandendo un bastone e una pistola usata per il soft air (i giochi di guerra). Il padre e la madre, finiti al pronto soccorso, rimediarono lesioni guaribili in 25 giorni, mentre la figlia minorenne finì anch’essa al Sant’Anna per lo shock. A quest’ultima, che aveva tentato di riprendere la scena, fu intimato di consegnare il cellulare. Una scena cui posero fine altri automobilisti che intervennero in soccorso della famiglia. La versione dei due imputati è opposta: fu lo straniero a brandire il cacciavite e a dare il via alla colluttazione. Il tutto, per un sorpasso azzardato.
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