(ANSA) – CATANZARO, 11 NOV – I giudici della Corte d’assise di Catanzaro hanno condannato a 22 anni di reclusione per omicidio volontario Antonio Pontoriero, accusato di avere ucciso a colpi di fucile, il 2 giugno 2018, il sindacalista dell’Usb e bracciante di origine maliana Soumayla Sacko. Il ragazzo, di 29 anni, insieme a un amico, si era recato nella fabbrica dismessa di località “Tranquilla”, a San Calogero, piccolo centro del Vibonese, per recuperare lamiere in ferro utili a costruire un riparo di fortuna nella baraccopoli, poi sgomberata, di San Ferdinando (Reggio Calabria) dove viveva. Per l’accusa, il movente dell’omicidio è da ricercare nell’incapacità, da parte di Pontoriero, di sopportare l’ennesima irruzione nell’area dell’ex Fornace che considerava sua. Omicidio volontario, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e munizioni i reati contestati. La salma di Soumayla Sacko – padre di una bimba di 5 anni – fu trasportata suo villaggio del Mali per essere sepolto. (ANSA).
La possibile riduzione degli incentivi per le ristrutturazioni e l’efficienza energetica accende l’allarme: senza l’Ecobonus,…
Potresti perdere una parte sorprendentemente ricca di nutrienti del tuo frutto quotidiano: la buccia del…
La Lombardia introduce agevolazioni senza precedenti per gli over 65, che con un requisito economico…
L’autorizzazione all’utilizzo di nuovi insetti commestibili apre una fase inedita per il mercato alimentare italiano…
Questa verdura, spesso considerata un semplice contorno, rivela proprietà sorprendenti quando si parla di riposo…
Il vero “trucco infallibile” dei Gratta e Vinci non è nascosto in qualche sistema segreto,…