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Calcio Como: Porro vota la fiducia

Il bilancio del presidente a una giornata dalla fine del girone di andata

Un po’ di delusione nel guardare al presente – l’1-1 con la Carrarese – ma, più in generale, la sensazione che traspare è quella di serenità. Pietro Porro, presidente del Como, traccia un bilancio della prima parte di stagione a una giornata dalla fine, con la gara di domenica prossima sul campo di Pavia.Dopo il pari interno con i toscani, i lariani sono al sesto posto in classifica, sempre in zona playoff e a un solo punto di distanza dal gruppo delle formazioni che sono alla pari al

terzo, ossia Unione Venezia, AlbinoLeffe e Savona.«Se devo guardare alla partita di domenica scorsa – ammette Pietro Porro – sicuramente è stata una occasione persa e c’è un pizzico di delusione. Ma io, più che su questo singolo match, preferisco fare considerazioni di carattere più generale».«Voglio guardare a quanto di positivo stiamo costruendo – aggiunge ancora il massimo dirigente – Per esempio mi piace l’idea che al Sinigaglia in questa stagione non abbiamo mai perso. La squadra è in serie positiva da sei incontri, il nostro attacco si è sbloccato e siamo comunque nella zona alta della classifica».Sicuramente c’è da migliorare ancora. La scorsa settimana l’allenatore Giovanni Colella aveva sottolineato che questo Como, quando va in vantaggio, ha il difetto di non riuscire a chiudere le partite. A Lumezzane era andata bene, con la vittoria per 1-0, domenica scorsa a pochi minuti dalla fine la Carrarese ha pareggiato.«Sono fiducioso del lavoro che è stato fatto per importare questa stagione – afferma ancora il presidente – e soprattutto penso che serva avere una visione più strategica. È necessario guardare avanti, visto che questo è un torneo molto particolare, senza retrocessioni e con i playoff che assegneranno un posto in serie B, oltre a quello che andrà alla prima classificata».«Colella – spiega Porro – sta facendo bene. Come ho detto da una serie di gare la squadra sta segnando, mentre fino a qualche settimana fa sembrava che questo fosse quasi un problema irrisolvibile. Almeno per chi vede le cose dall’esterno. Ma il gruppo dirigenziale conosce la qualità del lavoro del tecnico. Ed è per questo che anche guardando avanti siamo ottimisti».Giova peraltro ricordare il regolamento particolare di questo campionato.Un torneo, il prossimo, giova ricordarlo, in cui non ci saranno retrocessioni. Chi vincerà il campionato sarà promosso direttamente nella categoria cadetta.Sono cambiati completamente – rispetto al passato – i criteri dei playoff, a cui parteciperanno le squadra piazzate dal secondo al nono posto. Nei quarti ci sarà una gara unica, sul campo della formazione meglio classificata. Poi, dalla semifinale, ci saranno i match di andata e ritorno, come pure nella finalissima.In caso di parità ci saranno sempre supplementari e calci di rigore. E questa è una novità visto che finora, dopo i supplementari, non erano previsti rigori, ma veniva promossa la formazione meglio piazzata nella classifica della regular season.Poi, dopo un torneo di stabilizzazione, si passerà all’unica Lega Pro con tre gironi, dove chi sarà promosso andrà in B, mentre chi retrocederà terminerà direttamente in serie D.Il presidente guarda avanti, come detto, ma se gli si pone la domanda su dove può arrivare questo Como diventa scaramantico: «Di obiettivi non parlo – spiega – mi limito a dire che dobbiamo pensare a migliorare costantemente e ad arrivare pronti al momento decisivo della stagione. Rispetto all’inizio del campionato i progressi sono stati molti e tutti li hanno potuti notare. In difesa, in attacco, in tutto il complesso della squadra; abbiamo giocatori che ancora non si sono messi in luce, che hanno importanti potenzialità, ma che ancora non si sono espressi. Ma verrà anche il loro momento».Pietro Porro si concede poi una riflessione finale rispetto alla vicenda di cui si è parlato negli ultimi giorni, quella del presunto non pagamento dell’albergo del ritiro estivo da parte della società lariana. Si è trattata – hanno spiegato società e albergatore – di un incomprensibile misunderstanding.«Per quanto riguarda questa vicenda sono dispiaciuto e amareggiato – conclude il massimo dirigente – Mi spiace vedere come la società, nonostante gli sforzi che fa in questo periodo economicamente difficile, possa essere denigrata da qualcuno senza motivi. Pare che si goda di più delle presunte disavventure societarie che per le vittorie dei ragazzi sul campo. È una cosa che non capisco».E in ogni caso le due parti hanno annunciato che il prossimo anno gli azzurri andranno nello stesso ritiro, nello stesso albergo in Val di Cembra.

Massimo Moscardi

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