(ANSA) – ROMA, 06 MAG – “Mentalmente sia io che i miei compagni di squadra e colleghi non abbiamo mai staccato perché ci siamo sempre allenati a casa. I pareri sono discordanti tra me, i miei compagni e i colleghi: c’è chi vuole riprendere e chi ha paura. A me manca tantissimo il pallone. Io sarei per riprendere, la salute però va messa al primo posto”. Lo dice il portiere del Genoa, in prestito dalla Juventus, Mattia Perin, intervenuto all’evento di spogliatoio virtuale ‘Locker Room – Fuga per la vittoria’, dedicato dalla Luiss al calcio. “Stanno facendo apposta i protocolli per proteggerci tutti, dai giocatori a chi lavora in una società – specifica Perin – Sappiamo che ricominciando ci saranno piccoli casi, l’importante sarà saper gestire la situazione come in Germania. Fondamentale sarà il fattore della responsabilità, prendersi la responsabilità delle vite altrui pesa per chiunque”. Difficile anche gestire per molti club l’isolamento di tre settimane prima di riprendere il campionato: “Il per esempio – spiega Perin – ha un centro sportivo ma non ha camere, dovrebbe prendere un albergo per tre settimane di ritiro. Sarà un susseguirsi di problemi che porterà a tanti costi per le società, che già stanno perdendo”. (ANSA).
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