Le iniziative in programmaL’intervento di Pontiggia sulla crisi: «Tutto è cambiato, niente tornerà come prima»I missionari del Canturino nel mondo e i giovani cervelli in fuga, ma anche le tracce di architettura romanica attorno alla basilica di Galliano e i santuari della Brianza. Sono alcuni dei temi che Marco Citterio, nuovo presidente del Rotary Club Cantù, intende sviluppare durante il suo mandato. «Voglio puntare su attività di forte coinvolgimento locale – spiega Citterio – come per esempio contattare le parrocchie per conoscere i missionari del Canturino all’opera nel mondo o i Comuni per censire i giovani laureati che hanno scelto di vivere e lavorareall’estero. Mi piacerebbe inoltre rilevare tutte le testimonianze di arte romanica nella zona della basilica di Galliano per dare vita al Distretto del Romanico e tracciare i percorsi mariani della Brianza attraverso i santuari del nostro territorio».Anche sul fronte degli approfondimenti scelti per le tradizionali riunioni conviviali tra i soci del Rotary il nuovo presidente preferisce privilegiare argomenti legati all’ambito locale.Dopo l’intervento di Luisa Rovida De Sanctis, presidente dell’Accademia dei Licini, che ha presentato “Antonio e Cleopatra”, la tragedia di William Shakespeare in scena al teatro erbese, è stata la volta di Giovanni Pontiggia, presidente della Banca di credito cooperativo dell’Alta Brianza che martedì scorso ha affrontato un tema spinoso: “Fare banca in Brianza nel mare in tempesta della finanza”.Un incontro vivace, quest’ultimo, durante il quale è stata analizzata l’attuale situazione di crisi, ben lungi dall’essere risolta.«Sono anni difficili quelli che stiamo attraversando – ha detto l’ingegner Pontiggia – e che stanno delineando scenari sconosciuti sul piano economico, sociale e finanziario, in cui tutti siamo chiamati a “cambiare” perché tutto è cambiato e niente tornerà come prima».Anche per le banche territoriali, ha spiegato il presidente della Bcc di Alzate Brianza, si è aperta una nuova stagione perché gli istituti devono fare i conti con depositi che vanno decrescendo e richieste di prestiti che aumentano sia da parte delle imprese, in particolare le più piccole, sia da parte delle famiglie che devono fare i conti con un lavoro sempre più precario.«È giunto il momento – ha concluso Pontiggia – di un patto per una nuova alleanza di solidarietà tra banche, istituzioni, famiglie e imprese, che segni un futuro di responsabilità condivisa».
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