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Campione d’Italia, la questione Casinò affidata al sottosegretario Baretta

Il dossier sulla riapertura del Casinò di Campione d’Italia è stato affidato dal governo al sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta. Lo hanno comunicato ieri al tavolo in Regione i due rappresentanti del governo presenti alla riunione, i viceministri Antonio Misiani e Matteo Mauri. Baretta tenterà quindi di dipanare nel più breve tempo possibile una matassa intricatissima. Tra le possibili soluzioni da adottare, una sola sembra essere quella percorribile: l’affidamento in concessione della casa da gioco a un gestore privato.Il vertice di ieri non si è tuttavia occupato nello specifico del Casinò. Altri sono stati i problemi discussi. A partire dal nodo delle targhe delle auto di proprietà dei campionesi, auto immatricolate in Svizzera e che non potrebbero essere guidate da chi ha una patente italiana.Anche a seguito della bocciatura di un emendamento al decreto Milleproroghe, il viceministro Misiani ha assicurato che a breve «sarà trovata una soluzione», senza tuttavia indicare quale.Altra questione, che può forse sembrare minore ma che in realtà incide sulla vita quotidiana delle persone, è quella relativa alla rivendita delle sigarette. Con l’ingresso dell’enclave nello spazio doganale, per vendere i tabacchi a Campione serve la licenza dei Monopoli di Stato.Nessuno al momento ha questa licenza, motivo per cui i fumatori devono andare a comprare le bionde a Bissone o a Melide, facendo anche attenzione – al loro ritorno a casa – a non portarsi appresso troppi pacchetti, per non incorrere nel reato di contrabbando di sigarette.Anche i controlli alla dogana sono diventati una questione complicata.I controlli della guardia di finanza all’arco d’ingresso del paese, seppure saltuari, sono talvolta molto scrupolosi. I campionesi non sono mai stati abituati a un simile regime di verifiche, ed è accaduto che alcuni di loro, bloccati in direzione Ticino, siano arrivati in ritardo al lavoro. Infine la questione rifiuti. C’è una vera e propria emergenza per ciò che riguarda la differenziata. La classificazione di alcune tipologie di rifiuti non è stata tuttora regolata con le autorità elvetiche. I cassonetti sono ormai pieni e molti cittadini si sono rivolti al Comune per sapere come comportarsi.

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