(ANSA) – ROMA, 29 MAG – La comunità dei nativi della British Columbia meridionale (Canada) è sotto shock. Una tragica verità che i membri della minoranza etnica ‘Tk’emlúps te Secwépemc’ sospettavano da decenni è venuta alla luce in tutta la sua macabra crudeltà nei giorni scorsi: i resti di 215 bambini sono stati trovati vicino a quella che un tempo era la Kamloops Indian Residential School, uno degli istituti del sistema delle cosiddette ‘Indian residential schools’, una rete di scuole fondate dal governo e amministrate dalle Chiese cattoliche che rimuovevano i figli degli indigeni dalla loro cultura per assimilarli nella cultura dominante. Ma non solo: i bambini erano spesso oggetto di abusi sessuali e fisici, e molti di loro – come testimonia questo ritrovamento, di cui dà notizia oggi la Cnn – pagarono con la vita la loro unica ‘colpa’ di essere diversi. La Kamloops Indian Residential School, una delle più grandi del Paese, iniziò l’attività alla fine del 19mo secolo sotto la gestione della Chiesa cattolica prima di passare sotto il controllo del governo nella seconda metà degli anni Sessanta e di chiudere i battenti nel 1978. (ANSA).
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