Rimangono gravi e stabili le condizioni dell’agente rimasto ferito ieri alla Scuola di polizia di Giubiasco manovrando la sua pistola d’ordinanza. Lo comunicano pubblico ministero e Polizia cantonale, che inoltre scrivono: “Per quanto riguarda gli accertamenti d’inchiesta effettuati, è stato chiarito che non vi è relazione tra lo svolgimento degli esami e il ferimento. Non si trattava infatti di un’esercitazione o di un esame che prevedeva manipolazioni con la pistola di ordinanza. L’azione dell’agente che ha portato al suo ferimento, è stata da lui messa in atto in modo autonomo, e per quanto noto allo stato attuale dell’inchiesta senza rispettare le norme di sicurezza relative all’uso delle armi. Per poter determinare le motivazioni del gesto e la dinamica di quanto accaduto, sarà necessario attendere l’esito finale dell’inchiesta, coordinata dal Procuratore pubblico Moreno Capella. Vista la delicatezza del caso, non verranno quindi rilasciate da parte delle autorità ulteriori informazioni”.

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