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Cantù attende Trento e l’ex Brienza. Pancotto: «La squadra deve crescere: serve un passo in avanti importante»

Quarta sfida di campionato, domani, per la Pallacanestro Cantù, che alle 18.30 a Desio affronta l’Aquila Trento, formazione allenata dall’ex Nicola Brienza, nella foto, fino allo scorso anno allenatore dell’Acqua San Bernardo.Ieri la presentazione della gara con coach Cesare Pancotto, che certo non può essere completamente soddisfatto. La sua squadra è reduce da due stop consecutivi, giunti dopo l’unica vittoria finora conquistata in questa stagione, alla prima giornata in trasferta a Brindisi.«Anzitutto dobbiamo conquistarci la salvezza e per riuscire a raggiungere questo obiettivo dovremo lottare ogni singola gara – ha detto il tecnico di Cantù – Che il campionato sarebbe stato difficile lo sapevamo fin dall’inizio, ora ne siamo ancor più consapevoli. Per affrontarlo, però, dobbiamo giocare con grande durezza mentale: è necessario fare un passo importante in avanti, di livello, cambiando ritmo e acquistando più durezza fisica durante la partita, oltre che mentale».«La squadra in questo momento necessita di una crescita – ha aggiunto – che deve essere supportata dalla capacità di reagire alla prima spallata degli avversari. Per riuscirci occorre avere concentrazione e continuità. Tutto questo ci porterà sicuramente a commettere meno errori».Quindi, quali gli obiettivi della formazioni brianzola in questa fase: «Uno in difesa e uno in attacco – ha spiegato Pancotto – In difesa dovremo abbassare le percentuali al tiro di Trento, specialmente all’interno dell’area; mentre in attacco dovremo riuscire ad aumentare le nostre percentuali».Pancotto si è poi soffermato sugli avversari. «Della Dolomiti non temo nessun giocatore in particolare ma io e la mia squadra abbiamo grande rispetto per ognuno di loro». Poi su Brienza ha detto: «È un tecnico in rampa di lancio che ha fatto buone cose a Cantù. L’importante chiamata di Trento avvalora l’ottimo percorso che ha svolto nel corso della passata stagione».In conclusione Cesare Pancotto si è soffermato sul pubblico canturino: «Non ci ha mai fatto mancare la spinta e in questo Cantù sa essere davvero una piazza unica, perché è in grado di ben individuare i momenti più delicati. Adesso, però, tocca a noi: dobbiamo restituire questo entusiasmo, giocando domani a Desio una partita importante».

Redazione

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