(ANSA) – GENOVA, 8 FEB – Un affare sfumato, un immobile di pregio a Portofino e 200 mila euro non restituiti. Truffato il patron della Sampdoria, Massimo Ferrero. L’inchiesta, nata a Genova dopo la sua denuncia, è stata trasferita ad Alessandria per competenza territoriale. La vicenda parte a fine estate dello scorso anno: il ‘Viperetta’ è in trattativa con il gruppo rappresentato da Gianluca Vialli per la cessione del club (poi sfumata), mentre prova a differenziare i suoi affari in Liguria e punta un lussuoso immobile da ristrutturare a Portofino per farne una struttura alberghiera. L’edificio viene bloccato dal patron della Samp con due assegni per 200 mila euro. Dopo alcune settimane, però, Ferrero scopre che l’immobile è vincolato e i lavori non si possono fare. Chiede così indietro i soldi all’immobiliare che si occupava della compravendita. Gli assegni però sono già stati incassati ad Alessandria e, secondo il racconto di Ferrero, nessuno vuole restituire i soldi. Da qui la denuncia.
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