Uno dei simboli del degrado imperante nella zona dello stadio è il “caramellone” pubblicitario che ormai da anni mostra tutto il suo “splendore”, fatto di ruggine e nessuna informazioni per i turisti.Un problema, inserito nel più ampio degrado dell’intera zona, sul quale l’assessore al Turismo Carola Gentilini, sollecitata a un intervento dal Corriere di Como ormai un mese fa, interviene. «Siamo in attesa nei prossimi giorni dei preventivi che ho già sollecitato più volte. Dobbiamo capire se è più conveniente eliminarli, perchè troppo oneroso rimetterli a posto, oppure restaurarli e ricollocarli – spiega l’assessore – Uno, quello in piazza San Rocco, in ogni caso, non potrà più rimanere lì perchè con la presenza della nuova rotonda limita la visuale. Ecco perchè è già stato spostato dalla sua collocazione originale. Stesso discorso per quello nei giardini a lago». Un particolare, quello del “caramellone”, che ovviamente non deve essere trascurato ma che si inserisce in un quartiere ormai sempre più caratterizzato da un decoro urbano inesistente.E che la “cittadella” razionalista di Como sembri sempre più abbandonata, nonostante richiami una percentuale sempre più elevata di turisti, è una realtà ben nota – ormai da anni – alle istituzioni sportive presenti sul lungolago.«Diciamo che manca la manutenzione di base. Non si vedono molti lavori in zona – spiega il presidente della Canottieri Lario, Leonardo Bernasconi – È inoltre una situazione nota e che si ripete da tempo e questo non può che essere un elemento di ulteriore dispiacere». In effetti sia lungo viale Puecher, dove si trovano le sedi di Canottieri Lario e Yacht club, così come nelle aree adiacenti, passando davanti all’Aero Club e poi all’esterno del Novocomum fino a “spingersi” ai giardini a lago, ciò che balza immediatamente agli occhi è l’incuria. Asfalto crivellato o ridotto in briciole, lastre di pietra abbandonate che spuntano pericolosamente dal terreno e altre brutture simili sono all’ordine del giorno.«Noi sempre più spesso ci impegniamo personalmente. Come ovvio interveniamo principalmente sulle aree di immediata pertinenza alla Canottieri. Cerchiamo di pulire, rendere sicuro il passaggio e di evitare e cancellare segnali di degrado – precisa sempre il presidente – Certo sarebbe decisamente più utile sollecitare interventi più strutturali da parte ovviamente del Comune di Como».E la situazione è ben nota anche a Giancarlo Ge, presidente dello Yacht Club. «Purtroppo è ormai veramente da troppi anni che, ciclicamente, ci ritroviamo a parlare di questo problema – spiega il presidente Ge – Eppure le situazioni indecorose e di pericolo in certi punti delle strade del quartiere sono la realtà. Noi facciamo la nostra parte, ma ci vuole un intervento radicale da parte del Comune di Como».
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