Durante il viavai natalizio incessante di questi giorni la loro presenza è un monito non solo per i residenti ma anche per i turisti: una città che non comunica e che pian piano si degrada.Stiamo parlando dei “caramelloni” pubblicitari del Comune di Como, le strutture tondeggianti con buco al centro abbandonate in piazza San Rocco e ai giardini a lago che marciscono e sono preda di ruggine e spazzatura. Il Comune di Como, sollecitato ormai da mesi sul problema della loro rimozione o del loro restauro (correva il mese di agosto), dopo aver promesso un rapido intervento per toglierli ora pare ripensarci. Lo smaltimento del metallo, fa sapere il Comune di Como, lascerebbe in carico al Comune la presenza dei plinti in cemento, e allora si pensa di richiedere un ulteriore preventivo per il restauro, dato che Palazzo Cernezzi immagina la possibilità di riesumare le due strutture a fini promozionali. Intanto però siamo in pieno periodo natalizio e, una decisione da parte dell’ufficio tecnico competente, quello relativo a “Reti tecnologiche, Strade, Acque e Arredo urbano”, avverrà non prima della seconda settimana di gennaio.I due totem negli anni passati servivano per informare o pubblicizzare eventi cittadini, ma i due manufatti sono sempre lì in “brutta” mostra in due punti di grande percorrenza della città. Ripensare le due installazioni non è certo la priorità per una città che ha grane come Ticosa e lungolago da risolvere, ma il biglietto da visita offerto a chi entra in città è tuttora imbarazzante.
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