(ANSA) – ROMA, 20 FEB – Più lavoro, specie di “pubblica utilità”, ai detenuti; più assistenza sanitaria nelle carceri; gestione efficace dei reclusi al “carcere duro”; potenziamento del personale, di strumenti e dotazioni tecnologiche anche in chiave sicurezza: sono i punti essenziali delle linee programmatiche per il 2020 elaborate dal capo del DAP, Francesco Basentini. Nel documento, tra l’altro, si evidenzia la necessità di prestare massima attenzione, attraverso una gestione efficace, al tema del cosiddetto “carcere duro” (il 41 bis), anche alla luce di recenti orientamenti della giurisprudenza nazionale e comunitaria che sembrano allontanarsi dalla ratio iniziale della misura e mettere a rischio l’impegno istituzionale contro le mafie. Il rinvenimento durante recenti operazioni di polizIa di cellulari e oggetti per offendere “nella disponibilità di detenuti al 41 bis merita opportune riflessioni, soprattutto per ciò che concerne l’operatività del personale che è impiegato nella gestione di quei reparti”.
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