IL DIBATTITO SULL’ABOLIZIONE DELLE PROVINCE(a.cam.) Tornare al più presto alle urne per eleggere i rappresentanti dell’amministrazione provinciale di Como. A chiederlo, ieri, all’indomani della bocciatura della Consulta dell’abolizione delle Province, è stato il commissario di Villa Saporiti Leonardo Carioni, già presidente dell’ente di via Borgovico poi cancellato dal governo Monti. «Quando arrivano i commissari si va sempre contro la democrazia – ha detto Carioni in una conferenza stampa dell’Unione delle Province Lombarde – Sono stato nominato direttamente dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma il popolo deve tornare a votare in tempi rapidi». Secondo la Consulta, il provvedimento approvato da Monti, che riduceva da 86 a 51 le Province, è incostituzionale. Como, secondo quella normativa, sarebbe stata accorpata a Varese e a Lecco. «La riforma – ha attaccato Bruno Dapei, coordinatore nazionale dei presidenti di Consiglio delle Province – non è stata bocciata per un codicillo dello Statuto Albertino ma per una norma inserita in Costituzione nel 2001 dagli stessi che ora vogliono abolire le Province».
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