Siamo nella settimana chiave per la ripartenza o il definitivo crollo del Casinò di Campione d’Italia. Domani, mercoledì 14 aprile alle 20.30, la sala consiliare ospiterà (in una seduta pubblica) il consiglio comunale convocato in via straordinaria per l’atto di indirizzo alla società di gestione della casa da gioco. Il clima è tanto acceso quanto teso. Ieri sera sono scaduti anche i termini per aderire al piano Ambrosini da inserire nel concordato che dovrà essere presentato per ottenere il via libera dal Tribunale di Como.Prevista l’assunzione di 170-180 dipendenti, con stipendio mensile di 3.600 franchi, il pagamento di Tfr e mancato preavviso a tutti. Molti dipendenti della casa da gioco erano già andati a firmare per il concordato sul finire della scorsa settimana, ma solo con una adesione quasi assoluta la via potrebbe avere speranza di raggiungere la meta. La scadenza per i dipendenti, inizialmente fissata per domenica, era stata poi posticipata di un giorno, a ieri sera.Ma non è tutto, perché sempre questa settimana il Tribunale di Como dovrà ricevere l’ultima relazione da parte dei commissari giudiziali di Campione d’Italia, chiamati dal palazzo di giustizia lariano a verificare l’operato della società di gestione. Il 19 aprile scadono i tempi che erano stati concessi per il piano concordatario, mentre l’udienza di fronte al tribunale in composizione collegiale è fissata per il 3 maggio. Quel giorno verrà valutato il piano messo nero su bianco dalla società di gestione per rilanciare il Casinò, una strategia che dovrà essere molto convincente visto che sul capo pende sempre l’istanza di fallimento avanzata dalla Procura di Como.
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