Slitta di quattro mesi l’adunanza dei creditori del Casinò di Campione d’Italia. L’appuntamento davanti al giudice delegato Marco Mancini, che era in programma per questi giorni di novembre, è stato spostato al 30 marzo 2022.La comunicazione è già stata notificata alle parti.L’iniziativa sarebbe partita dalla società debitrice, che tramite una istanza dello scorso 16 ottobre, avrebbe chiesto il differimento dell’adunanza dei creditori che erano stati convocati in un primo momento, fin dallo scorso mese di giugno, per il 22 novembre. Allo stesso modo, anche il termine per la presentazione della relazione dei commissari giudiziali – utile per capire l’andamento del tentativo di rilancio del Casinò – slitta in avanti, a febbraio 2022. I motivi di questa decisione avallata dal Tribunale di Como, potrebbero essere racchiusi nella volontà di vedere in concreto i primi flussi di cassa in ingresso nella casa da gioco campionese, per avere una prima idea della fattibilità del piano concordatario voluto dalla società di gestione. Insomma, al 22 di novembre – con il casinò ancora chiuso – l’adunanza dei creditori avrebbe avuto meno materiale di “discussione” rispetto al 30 marzo, quando già si saprà l’andamento delle entrate di gennaio, febbraio e, appunto, marzo.Del resto , nelle scorse settimane, l’impegno a riaprire per la notte del 31 dicembre 2021 era stato ribadito anche in udienza di fronte al giudice delegato e ai Commissari Giudiziali, che avevano fatto appunti critici sul mancato rispetto del crono programma per la riapertura del casinò di Campione d’Italia. Motivo che aveva portato, appunto, a una convocazione d’urgenza delle parti di fronte a un tavolo per fare luce sulla situazione. Le parti avevano così avuto modo di confrontarsi in una udienza che era durata un’ora e mezza. Da quanto era stato possibile appurare, oltre a ribadire la nomina del consiglio di amministrazione del casinò, i rappresentanti della casa da gioco avevano confermato l’intenzione di aprire entro la notte di Capodanno, anche se – verosimilmente – non tutta la struttura ma solo una parte.È un margine molto stretto, comunque, quello in cui deve muoversi la società di gestione. Pare infatti che, giusto per fare un esempio (oltre a varie esternalizzazioni di servizi), le slot machine (400 quelle previste) non saranno acquistate ma prese a noleggio e pagate con percentuali degli incassi.
Lascia un commento