(ANSA) – TERNI, 03 MAR – Avrebbero chiesto e ottenuto indebitamente il ricorso alla cassa integrazione Covid, previsto a sostegno delle imprese colpite dalla pandemia, non per reali difficoltà dello stabilimento, ma per “una preordinata politica aziendale”, tesa a dirottare gli ordinativi dal sito di Terni ad altri di proprietà dello stesso gruppo, e quindi a chiudere il sito, come poi effettivamente avvenuto nei giorni scorsi: è l’accusa per la quale tre manager della Treofan sono stati denunciati dal Nucleo di polizia economica e finanziaria della guardia di finanza per truffa aggravata ai danni dello Stato. Si tratta del ceo e del direttore finanziario di Treofan Europe, considerati dagli inquirenti gli amministratori di fatto della società di proprietà del gruppo Jindal, e del rappresentante legale della Treofan Italy nel periodo dei fatti contestati, che risalgono al periodo agosto-ottobre 2020. “Il paradosso della vicenda – ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il procuratore di Terni Alberto Liguori, che ha coordinato le indagini – è che in questo frangente, a nostro giudizio, non si è assistito ad un calo della produttività dello stabilimento, ma anzi ad un aumento”. (ANSA).
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