(ANSA) – ROMA, 6 MAR – “Rientra nel potere del Senato decidere autonomamente e secondo le modalità da esso stabilite, le controversie che possono investire le attività interne allo stesso Senato nei rapporti tra Gruppo parlamentare e senatore espulso”, “non per un tralatizio privilegio in capo agli Organi sovrani, bensì per la necessaria autonomia di cui essi devono godere”. Così la Cassazione ha detto no alla giustizia ordinaria per il caso De Falco. L’ufficiale di Marina noto per il suo intervento ‘energico’ durante il naufragio della Concordia – eletto nel 2018 con M5s ed espulso dal gruppo il 3 gennaio 2019 – si era infatti rivolto alla Cassazione giudicando “immotivata e comunque adottata in difformità dal regolamento del gruppo”, la sua espulsione.
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