(ANSA) – FIRENZE, 21 GEN – Di tornare a fare “il professore universitario non lo temo affatto, perché è un mestiere così bello, così piacevole, che non mi dispiacerebbe affatto in prospettiva: che sia da lunedì lo ritengo assolutamente improbabile”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, a margine dell’apertura dell’anno accademico dell’Università di Firenze, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se una vittoria del centrodestra in Emilia Romagna potrebbe causare la caduta del governo e il suo ritorno alla professione di docente.
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Conte, irrinunciabile accesso a Atenei
(ANSA) – FIRENZE, 21 GEN – “L’accesso all’Università per tutti, indipendentemente dalle condizioni economiche e sociali di provenienza, è un valore al quale non possiamo rinunciare”. Lo ha detto Giuseppe Conte intervenendo alla cerimonia d’apertura dell’anno accademico dell’Università di Firenze. “Attiene alla qualità stessa della nostra democrazia – ha aggiunto il premier – e si collega strettamente al principio di uguaglianza, inteso in senso sostanziale”. Conte ha poi aggiunto che per avere da subito nuovi giovani ricercatori, “stiamo valutando, in sede di conversione in legge del Dl di proroga termini, la presentazione di un emendamento volto ad immettere immediatamente nel sistema 1.600 nuovi ricercatori”. “Interverremo – ha spiegato – con un piano organico, di durata quinquennale, per consentire finalmente alle università di poter programmare la selezione di giovani studiosi”.
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Conte, Miur punterà su nostri Atenei
(ANSA) – FIRENZE, 21 GEN – “E’ cruciale puntare sull’internazionalizzazione dei nostri Atenei, per favorire l’ingresso di studiosi stranieri nel nostro Paese, creando le condizioni affinché sia valorizzato l’enorme potenziale di attrattività dell’Italia. In tal senso, vorrei annunciare che, nel nuovo Ministero dell’Università e della Ricerca, verrà istituita una specifica Direzione sull’internazionalizzazione, che sarà dedicata proprio a questo obiettivo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel suo intervento alla cerimonia inaugurale dell’anno accademico dell’Ateneo di Firenze in Palazzo Vecchio.
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Corruzione, scarcerato giudice Capuano
(ANSA) – NAPOLI, 21 GEN – E’ stato scarcerato, stanotte, il giudice il giudice Alberto Capuano, finito in carcere lo all’inizio del luglio scorso, nell’ambito di un’indagine anticorruzione in cui sarebbero emersi dei collegamenti con la camorra. Il magistrato, 60 anni, era in servizio presso la sede distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli quando venne arrestato. Capuano, che è difeso dagli avvocati Alfonso Furgiuele e Alfredo Sorge, una volta uscito dal carcere ha raggiunto casa a bordo di un taxi. La scarcerazione è frutto di un provvedimento del Tribunale del Riesame emesso ieri mattina, in sede di rinvio alla Corte di Cassazione. Dopodomani è prevista l’udienza per il giudizio immediato davanti alla seconda sezione del secondo collegio del Tribunale di Napoli (presidente Maria Pazienza). (ANSA).
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Crisi politica a Catanzaro,dimissioni Fi
(ANSA) – CATANZARO, 21 GEN – Si apre la crisi politica al Comune di Catanzaro dopo l’inchiesta della Procura che vede indagati 29 dei 32 consiglieri, accusati di truffa per i gettoni di presenza delle commissioni. Forza Italia ha annunciato le dimissioni dei propri assessori e consiglieri(8), anche eletti in liste civiche. Dimissioni che vanno ad aggiungersi a quelle di tre esponenti di minoranza – già protocollate – e che potrebbero fare concludere prima del previsto la quarta consiliatura del sindaco Sergio Abramo, prima vicino a Fi e adesso dato in avvicinamento alla Lega – Matteo Salvini è andato a trovarlo la scorsa settimana – eletto nel giugno 2017. “Il clamore mediatico sull’inchiesta, per molti versi ingiusto e forzato da pregiudizi – afferma Fi – indebolisce il ruolo del Consiglio. Chi aveva il dovere di difendere Comune e Consiglio, mettendoci la faccia, non lo ha fatto, preferendo alimentare con il silenzio la falsa immagine di una ‘separazione’ dei ruoli, di un’Amministrazione fatta di buoni e cattivi”.
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Curva Potenza in lutto, niente trasferta
(ANSA) – POTENZA, 21 GEN – “In segno di lutto” per la morte del tifoso della Vultur Rionero (Eccellenza lucana), Fabio Tucciariello, di 39 anni, domani la “Curva Ovest” del Potenza – gemellata con la tifoseria vulturina – non parteciperà alla trasferta della formazione del capoluogo lucano impegnata sul campo della Casertana in una gara valida come recupero della prima giornata di ritorno del girone C della serie C. Domenica scorsa, subito dopo aver appreso la notizia della morte di Tucciariello, investito a Vaglio di Basilicata (Potenza) da un’auto guidata da un tifoso del Melfi (Eccellenza lucana), i tifosi potentini hanno ammainato bandiere e striscioni e hanno poi lasciato in anticipo lo stadio Massimino di Catania (la partita è finita 1-1).
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Da Aula no discarica,M5S con opposizione
(ANSA) – ROMA, 21 GEN – L’Assemblea Capitolina, consiglio a maggioranza a 5 stelle, ha approvato le mozioni proposte da Pd e FdI contro la discarica di Monte Carnevale, nella Valle Galeria. La mozioni di Fdi è stata votata anche da 12 consiglieri M5S che di fatto hanno sconfessato la decisione della giunta arrivata il 31 dicembre 2019 nell’ambito dell’accordo sui rifiuti con la Regione Lazio.
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Donna si dà fuoco a Tribunale minori
(ANSA) – VENEZIA, 20 GEN – Una donna si è cosparsa di liquido infiammabile e si è data fuoco davanti alla sede del Tribunale dei minori di Mestre. Il gesto sarebbe da mettere in relazione ad un procedimento della giustizia civile che la vede coinvolta. (ANSA).
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Esplosione in appartamento, un ferito
(ANSA) – ROMA, 20 GEN – Esplosione in un appartamento di una palazzina in via Capo Soprano a Ostia. Sul posto vigili del fuoco e polizia. All’interno una donna che è stata trasportata in ospedale in codice giallo. Dalle prime informazioni sembra sia stato coinvolto un tramezzo. L’edificio è stato momentaneamente evacuato. Tra le ipotesi che a provocare l’esplosione sia stata una fuga di gas.
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Ex cc abusò di prostituta,deve risarcire
(ANSA) – GENOVA, 21 GEN – I giudici della Corte dei Conti della Liguria hanno condannato a un risarcimento di 20 mila euro, per danno d’immagine, un ex maresciallo dei carabinieri di Genova accusato di aver obbligato una prostituta ad avere rapporti con lui. I fatti risalgono al 2010, quando l’ex militare, allora comandante di una stazione dei carabinieri del centro storico genovese, aveva obbligato una prostituta a subire abusi minacciandola di denunciare il fatto che la giovane donna era in Italia senza documenti. Le indagini avevano appurato che l’allora maresciallo, per intimorire la ragazza, si presentava in divisa.