Categoria: A054

  • Borsa: Europa incerta, Londra piatta

    Borsa: Europa incerta, Londra piatta

    (ANSA) – MILANO, 14 GEN – Mercati azionari del Vecchio continente senza una direzione precisa in avvio: Londra ondeggia attorno alla parità e segna un rialzo dello 0,06%, Francoforte ha aperto in ribasso dello 0,09% mentre Parigi registra una crescita dello 0,02%.

  • Borsa: Milano cauta, scivola Atlantia

    Borsa: Milano cauta, scivola Atlantia

    (ANSA) – MILANO, 15 GEN – Mercati azionari del Vecchio continente sempre in attesa della firma al primo gradino degli accordi commerciali tra Cina e Stati Uniti, prevista a listini europei praticamente chiusi: Londra, Parigi e Francoforte ondeggiano attorno alla parità, con Milano di qualche frazione più pesante in calo con l’indice Ftse Mib dello 0,4%. Si amplia lo scivolone di Atlantia, con il titolo che sui timori di revoca delle concessioni autostradali che riguardano la controllata Aspi è arrivato a perdere oltre tre punti percentuali e mezzo a un minimo di seduta di 20,22 euro. Sempre debole anche Salvatore Ferragamo che cede il due per cento, in linea con il listino generale Eni e Mediaset, in rialzo del 3% Banca Generali e Moncler, la prima spinta anche dalla raccolta di dicembre, la seconda ancora da un report Ubs.

  • Borsa: Milano chiude positiva (+0,1%)

    Borsa: Milano chiude positiva (+0,1%)

    (ANSA) – MILANO, 14 GEN – Chiusura in leggero rialzo per la Borsa di Milano. Il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,13% a 23.928 punti.

  • Borsa: Milano fiacca, debole Fca

    Borsa: Milano fiacca, debole Fca

    (ANSA) – MILANO, 15 GEN – Con tutti gli operatori che guardano soprattutto all’attesa firma del primo passo dell’accordo commerciale Usa-Cina, ma con qualche dubbio che emerge da parte americana, le Borse europee si muovo molto caute e Milano dopo i primi scambi cede lo 0,5% con l’indice Ftse Mib. In Piazza Affari deboli Ferragamo (-2%) e la volatile Mps, che con Ubi, Bper e Fca perde circa un punto percentuale. Sulla parità Atlantia e Mediaset, timidi acquisti su Moncler, che sale dello 0,6%.

  • Borsa Milano su parità, debole Atlantia

    Borsa Milano su parità, debole Atlantia

    (ANSA) – MILANO, 14 GEN – I primi scambi confermano la partenza incerta di Piazza Affari, in linea con le altre Borse europee: l’indice Ftse Mib cede lo 0,1%, con Pirelli che perde l’1,9% e Atlantia un punto percentuale guardando soprattutto al dossier sulle concessioni autostradali. Positive invece Azimut (+1%) e Mps, che sale dello 0,6%. In aumento di mezzo punto percentuale Leonardo dopo il nuovo contratto negli Usa.

  • Borsa: Tokyo, apertura in calo (-0,40%)

    Borsa: Tokyo, apertura in calo (-0,40%)

    (ANSA) – TOKYO, 15 GEN – La Borsa di Tokyo inizia la seduta in calo, frenata dalla chiusura mista degli indici azionari Usa, in coincidenza dell’avvio della stagione delle trimestrali delle banche, e in attesa di sviluppi sui negoziati del commercio tra Cina e Stati Uniti. Il Nikkei cede lo 0,40% a quota 23,929.65, con una perdita di 95 punti. Sul mercato valutario la fase di incertezza incide sullo yen, che arresta la fase di indebolimento sul dollaro, a 109,80, e sulla moneta unica a un valore di 122,30.

  • Davos: clima al top rischi, allarme dazi

    Davos: clima al top rischi, allarme dazi

    (ANSA) – ROMA, 14 GEN – C’è il clima, per la prima volta, in cima ai rischi globali. Con eventi climatici estremi, disastri ambientali causati o meno dall’uomo, perdita di biodiversità e un’inazione di fronte al cambiamento climatico che scavalcano, fra le minacce per il mondo, i rischi fino ad oggi percepiti come più incombenti, quelli legati l’economia globale e il sistema finanziario. L’allarme arriva dal Global Risks Report del World Economic Forum, che avverte anche: da un esacerbarsi della polarizzazione politica e dello scontro economico, incentrato sui dazi, che hanno sostituito l’approccio multilaterale, potrebbe innescarsi uno scenario “catastrofico”.

  • Debito scende a novembre a 2.444,6 mld

    Debito scende a novembre a 2.444,6 mld

    (ANSA) – ROMA, 15 GEN – A novembre il debito delle Amministrazioni pubbliche è stato di 2.444,6 miliardi, in diminuzione di 2,2 miliardi rispetto ad ottobre. E’ quanto si legge nella pubblicazione “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” della Banca d’Italia. Il calo è dovuto, sia all’avanzo di cassa (1,6 miliardi) che agli effetti di scarti premi all’emissione rimborso e della rivalutazione di titoli indicizzati che hanno ridotto il debito di 0,5 miliardi e alla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (0,1 miliardi, a 55,4 miliardi). In particolare il debito delle amministrazioni centrali è diminuito di 2,1 miliardi e quello delle amministrazioni locali di 0,1 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.

  • Istat,spesa pensioni sale a 293 miliardi

    Istat,spesa pensioni sale a 293 miliardi

    (ANSA) – ROMA, 15 GEN – “Nel 2018, i pensionati sono circa 16 milioni, per un numero complessivo di trattamenti pensionistici erogati pari a poco meno di 23 milioni. La spesa totale pensionistica (inclusa la componente assistenziale) nello stesso anno raggiunge i 293 miliardi di euro (+2,2% su variazione annuale)”. Lo rileva l’Istat. “Il peso relativo della spesa pensionistica sul Pil si attesta al 16,6%, valore appena più alto rispetto al 2017 (16,5%), segnando un’interruzione del trend decrescente osservato nel triennio precedente”. Il 36,3% dei pensionati riceve ogni mese meno di 1.000 euro lordi, il 12,2% non supera i 500 euro. Un pensionato su quattro (24,7%) si colloca, invece, nella fascia di reddito superiore ai 2.000 euro”.L’Istat in base a dati del 2018 definisce “ampia la disuguaglianza di reddito tra i pensionati: al quinto con redditi pensionistici più alti va il 42,4% della spesa complessiva”.

  • Banca Generali: raccolta 2019 a 5,1 mld

    Banca Generali: raccolta 2019 a 5,1 mld

    (ANSA) – MILANO, 14 GEN – Banca Generali ha registrato a dicembre una raccolta netta di 614 milioni che porta il totale a oltre 5,1 miliardi da inizio 2019. Si conferma la ripresa della domanda di soluzioni gestite avviata nella seconda metà dell’anno con 388 milioni nel mese e 2,8 miliardi nell’intero anno. “L’accelerazione di dicembre corona un altro anno di forte crescita per la nostra realtà”, commenta l’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa. “In un momento in cui il risparmio continua ad essere ostaggio della liquidità – aggiunge -. La nostra consulenza evoluta cresce ad un ritmo superiore alle nostre previsioni; di questo e della crescita endogena dei flussi trainati dalla nostra struttura esistente siamo molto soddisfatti. L’innovazione nei prodotti e l’impegno rivolto ad uno sviluppo sostenibile sono elementi distintivi riconosciuti dalla domanda, che resta forte, e per questo siamo molto fiduciosi sulle prospettive per questo inizio 2020”.