Categoria: Cronaca

  • Carimate, incendio in un’azienda agricola

    Carimate, incendio in un’azienda agricola

    Un centinaio di rotoballe di fieno in fiamme e cinque squadre dei vigili del fuoco in azione dal primo pomeriggio.

    Questo il primo bilancio dell’incendio in un’azienda agricola a Carimate, in via Villa Calvi.

    Nel fienile, nel quale erano immagazzinate le rotoballe, per cause ancora da chiarire è scoppiato un incendio. Per spegnere le fiamme, che si sono propagate molto rapidamente, sono intervenute cinque squadre dei comandi dei vigili del fuoco di Como e Milano. Fortunatamente, non si sono registrati feriti né intossicati.

  • Il matrimonio indiano al Balbianello

    Il matrimonio indiano al Balbianello

    Il “sì” è arrivato sulle rive del Lago di Como. Due degli attori indiani più amati di Bollywood, Ranveer Singh e Deepika Padukone, hanno celebrato ieri a Villa del Balbianello, a Lenno di Tremezzina, la prima parte del loro matrimonio.

    Una doppia celebrazione, che rispetta le tradizioni delle comunità di origine di Ranveer e Deepika. Per sfuggire agli obbiettivi dei paparazzi accorsi per immortalare l’evento, gli ospiti sono arrivati in Villa in barca via lago. Alcune immagini sono comunque rimbalzate su Instagram: basta mettere sul social gli hashtag giusti e il gioco è fatto.

  • Buco del Piombo, sito inaccessibile

    Buco del Piombo, sito inaccessibile

    Il Buco del Piombo di Erba è un luogo magnetico. Ma inaccessibile. È un’imponente caverna giurassica che si snoda nella roccia calcarea del complesso carsico dell’Alpe Turati. L’ingresso, paragonabile per dimensioni al Duomo di Milano, misura circa 45 metri di altezza per 38 di larghezza. Un tempo meta di numerosi visitatori, è chiuso dal 2011.«Una storia che meriterebbe un romanzo», dice il sindaco della città briantea Veronica Airoldi. Il Comune di Erba è proprietario del mappale su cui insiste l’area di accesso, mentre a due privati, le famiglie Sossnovsky e Masciadri, appartiene il sito, che costituisce uno tra i fenomeni carsici più importanti presenti in Lombardia.A suo tempo la chiusura era stata stabilita da un’ordinanza, tuttora in vigore, dell’allora sindaco di Erba, Marcella Tili, dopo i crolli verificatisi all’interno della grotta. «Si era staccato un blocco di roccia grande quanto un’auto, a causa dell’erosione provocata dall’umidità», dice la presidente del Museo Buco del Piombo, Camilla Sossnovsky, proprietaria di parte della grotta. Ci sono state riunioni tra proprietari e Comune nel corso del tempo per cercare di chiarire la questione e riaprire il sito. Ma Airoldi vede la questione «irrisolvibile per la particolare conformazione della montagna», poiché «la perizia di un geologo che attesta la criticità dell’area di accesso, richiesta dalla precedente amministrazione locale, ha indotto il Comune a non revocare il divieto».«Il nostro sito Internet segnala il Buco del Piombo inaccessibile – dice Camilla Sossnovsky – ma pare che altri siti non diano l’informazione e così spesso ci troviamo costretti ad allontanare gitanti in cerca di frescura che si avventurano nella zona. a loro rischio e pericolo». «È un peccato – conclude Veronica Airoldi – perché è un luogo affascinante, ma non possiamo mettere in pericolo le persone».

  • Lavori in via Bixio, cantiere prorogato  fino al 18 luglio. Interventi sospesi nel fine settimana e polemiche

    Lavori in via Bixio, cantiere prorogato fino al 18 luglio. Interventi sospesi nel fine settimana e polemiche

    «Il disagio purtroppo dovrà proseguire». Ad annunciarlo senza giri di parole, in riferimento al caos provocato nei giorni scorsi dal cantiere per la posa della fibra ottica in via Nino Bixio, è l’assessore a Mobilità e Strade di Palazzo Cernezzi, Vincenzo Bella.Lunedì scorso lungo la via è infatti scattato il senso unico di marcia con direzione a salire da piazzale Santa Teresa a Largo Ceresio e quindi solo in uscita da Como e si sono registrate lunghe code e rallentamenti, soprattutto nelle prime ore del mattino. Non sono mancate le polemiche politiche, con gli interventi degli esponenti del Pd Barbara Cereghetti e Tommaso Legnani che avevano chiesto di proseguire i lavori durante la notte per evitare disagi alla viabilità urbana. Ma non è andata così.L’assessore Bella aveva replicato annunciando che il cantiere sarebbe terminato venerdì, ossia 48 ore fa, ma questo non è avvenuto. Ieri infatti la strada risultava libera, ma era solo un’illusione. I lavori non sono terminati nei tempi inizialmente stabiliti e l’azienda deputata a posare la fibra ottica, dopo la pausa del fine settimana, riaprirà il cantiere domani mattina. Sul sito del Comune di Como è stata pubblicata un’ordinanza dirigenziale che proroga la conclusione dei lavori fissata precedentemente a venerdì 13 luglio al prossimo mercoledì 18 luglio.

    «L’auspicio era quello di completare l’opera nel più breve tempo possibile – dice sempre l’assessore Bella – Evidentemente ci sono stati dei contrattempi che non hanno consentito di concludere i lavori secondo la programmazione stabilita, ma sono i dirigenti comunali ad occuparsi della questione e lunedì li sentirò per chiedere chiarimenti. Dopo la posa dei cavi, si procederà con l’asfaltatura della strada, che abbiamo intenzione di eseguire in orario notturno».

  • Crediti truffa, tra le “vittime” un’azienda comasca

    Crediti truffa, tra le “vittime” un’azienda comasca

    C’è anche un’azienda comasca tra le oltre 200 truffate da una consulente milanese finita ieri agli arresti domiciliari su ordine della Procura di Milano al termine di una lunga indagine condotta dai militari delle fiamme gialle del capoluogo lombardo. Insieme con il coniuge e altri professionisti, la consulente aveva escogitato un sistema originale per frodare l’Agenzia delle Entrate, basato su un apparente – ma di fatto inesistente – possesso di crediti d’imposta.

    Il meccanismo fraudolento era ingegnoso. La consulente arrestata dai finanzieri si accollava direttamente, oppure attraverso due società a lei riconducibili, i debiti d’imposta delle imprese procedendo poi a compensarli attraverso moduli F24 con crediti inesistenti. Le fiamme gialle hanno scoperto come i crediti utilizzati nelle indebite compensazioni fossero del tutto inesistenti. In taluni casi, addirittura, questi stessi crediti erano riferiti ad anni d’imposta antecedenti la costituzione stessa delle società che ne avrebbero dovuto vantare la formale titolarità. L’ammontare totale della truffa è stato calcolato a circa 40 milioni di euro. Buona parte di questi soldi erano già finiti in un conto alle Isole Cayman dove la consulente era in procinto di dirigersi assieme al marito se non fosse stata fermata dalla finanza. I militari hanno sequestrato beni immobili, auto, barche, conti correnti e quote societarie per un importo complessivo pari ad oltre 4,5 milioni di euro.