Categoria: News

  • Branzi protagonista con Lithos

    Branzi protagonista con Lithos

    sabato dalle 15.30 alle 19.30 e la mattina su appuntamento) si concentra su nuove esperienze di scrittura di testi teorici, collages e poesie componibili o allo specchio.Da non mancare “Dieci modesti consigli per una nuova Carta di Atene”, un’opera stampata su un rotolo di carta della lunghezza di sei metri, curata da Lithos Edizioni di Como, in sei esemplari unici ripresi a mano dall’artista che, con il contributo della giovane architetto Angela Rui, ci offre una fenomenale riflessione sull’architettura e l’urbanistica nell’era della globalizzazione. “Nel regno dei viventi. Filastrocche” è invece un’opera costituita da dodici cartelle complete di superficie specchiante che contengono delle poesie leggibili appunto solo allo specchio, inserite in elementi grafici che l’artista ha ritoccato con colori a mano.

  • Brueghel punta a 90mila ingressi. Cavadini: mai più mostre-vetrina

    Brueghel punta a 90mila ingressi. Cavadini: mai più mostre-vetrina

    Gaddi: altre città hanno chiesto la mia consulenza come curatoreMostre “made in Gaddi”? No grazie, Palazzo Cernezzi ne farà a meno. È la sintesi di una polemica a distanza di mezza estate tra l’ex assessore alla Cultura di Como, Sergio Gaddi, e il suo successore Luigi Cavadini, in merito alla gestione di Villa Olmo. Il tutto mentre la mostra La dinastia Brueghel, quinta in Italia per affluenza, ha totalizzato finora 73mila ingressi, alla media di 750 al giorno. Se sarà rispettato il trend, si toccherà agevolmente alla chiusura, il 29 luglio, il tettodei 90mila. Che collocherà di fatto l’evento, il nono consecutivo prodotto dal Comune di Como a Villa Olmo, al secondo posto dopo la mostra record di Magritte del 2006.Il curatore è il citato assessore alla Cultura della giunta Bruni, Sergio Gaddi, che per la prima volta con questa collezione di maestri fiamminghi porterà una mostra prodotta sul Lario in una lunga tournée mondiale che partirà da Tel Aviv e poi toccherà Praga, San Pietroburgo e Miami. E pare che altri Paesi siano interessati. Con il cambio della guardia a Palazzo Cernezzi, la gestione di Villa Olmo e delle altre sedi espositive cittadine è passata alla giunta di centrosinistra e al suo assessore, Luigi Cavadini. Ma Gaddi rimane, come detto, il curatore a tutti gli effetti di Brueghel. «Con Cavadini ho sempre avuto un buon rapporto», dice Gaddi. Che puntualizza: «È un miracolo assoluto – dice – essere riusciti, in nove anni, a costruire un percorso che ha fatto di Villa Olmo un centro culturale europeo, che ha piu potenzialità del museo Guggenheim di Bilbao».«L’esito della mostra di Brueghel è tanto piu stupefacente – continua Gaddi – se lo rapportiamo all’esiguo investimento, praticamente inesistente, da parte del Comune: appena 56mila euro. Mentre, a oggi, sono già entrati in cassa 500mila euro grazie alla biglietteria. Con 60mila euro in più di quanto preventivato, la mostra è ampiamente in pareggio. Senza parlare della grande campagna mediatica: hanno scritto di noi testate internazionali come l’Herald Tribune e riviste culturali come Amadeus e Storica del National Geographic. Il catalogo è già esaurito e la ristampa prevede la variante del titolo bilingue anche in copertina».Già in campagna elettorale, quando si candidò invano sindaco nel centrodestra sganciandosi dalla casa madre del Pdl, le mostre furono un cavallo di battaglia politico per Gaddi. Ora che le urne hanno deciso diversamente, è legittimo chiedersi dove finirà il suo progetto: «Per il decennale delle grandi mostre nel 2013, mi aspetto che il Comune prosegua a Villa Olmo con eventi della stessa qualità, con la stessa risonanza internazionale e lo stesso numero di visitatori che ha permesso di moltiplicare il nome di Como su un numero altissimo di mezzi d’informazione».Quel che è certo, è che Gaddi non intende fermarsi nella professione di curatore di mostre che affianca a quella di commercialista: «Ho in cantiere almeno altri 3-4 progetti su cui lavoro da tempo: mostre sui maestri dell’Espressionismo tedesco, Escher, Rembrandt, Van Gogh e la Pop Art. Altre città, metropolitane e non, visti i risultati ottenuti si sono dette interessate al mio ruolo di curatore».E se le offrisse a Como? Non dimentichiamo che, oltre al prodotto culturale, la mostra di Brueghel ha sponsor privati non istituzionali per circa 300mila euro. Gaddi fa capire che lo farebbe solo se ci fosse il «desiderio di ascoltare la proposta».E qui arriva la doccia gelata: e non tanto perché l’attuale assessore Cavadini, come già noto, ha rinunciato allo show pirotecnico di fine mostra per il 29, ma perché di fatto si smarca dal predecessore: «La mostra di Brueghel – dice l’attuale assessore – ha grande successo principalmente grazie al fatto che Villa Olmo è uno dei luoghi d’arte più importante d’Italia. Ma le mostre nella storica dimora vanno riviste e allargate alla città».Il giudizio sul modello Gaddi è quindi netto: «Stiamo lavorando alla prossima mostra, ma dovrà essere qualcosa di unico e non solo un evento-fotocopia dei tanti che già esistono. Non voglio sia solo una mostra d’immagine come è stato fino ad ora. Dovrà essere un evento unico, diverso dal passato, con forti connotazioni culturali legate ai luoghi della città, in primis la Pinacoteca dove lunedì 23 luglio, alle 18, organizzeremo una conferenza sui Fiamminghi, visto che il nostro museo possiede due opere di quel periodo».E se Gaddi proponesse qualcosa per il 2013 o il 2014? «Non penso ci interessi. Stiamo già lavorando ad altre idee».Si parla di una mostra sull’architetto futurista lariano Antonio Sant’Elia in Pinacoteca. Potrebbe avere un’estensione anche a Villa Olmo? «Una mostra solo su Sant’Elia no, ma il futurista potrebbe però essere esposto all’interno di un progetto più ampio di esposizione a cui stiamo lavorando».Dopo Como, Brueghel partirà per Israele. «È parte di un circuito espositivo già programmato. Non possiamo intervenire in alcun modo; al massimo partecipare a qualche incontro».

    Lorenzo MorandottiMaurizio Pratelli

  • Ca’ d’Industria, Supino “in catene”

    Ca’ d’Industria, Supino “in catene”

    La protesta – Il consigliere chiede la nomina immediata del cda«Finché non verrà nominato il nuovo cda della Ca’ d’Industria, ogni mattina mi incatenerò qui, in Comune, alle 11 in punto. Un piccolo “promemoria” al sindaco».Detto, fatto. Donato Supino, consigliere comunale di Rifondazione Comunista, ieri mattina si è passato una catena d’acciaio sotto le braccia e l’ha chiusa con un lucchetto a una colonna di Palazzo Cernezzi. «È inammissibile – ha detto ieri, dopo essersi incatenato – che l’istituto per anziani, patrimonio di tutti i comaschi

    , sia senza cda da 5 mesi. Il commissario può gestire soltanto l’ordinario, ma non può prendere le decisioni necessarie a migliorare e risanare l’istituto. Nel 2010 il bilancio si è chiuso con un passivo di 680mila euro, e quasi 400mila euro all’anno vengono sprecati per pasti pagati, cucinati ma mai consumati». Secondo Supino, «il sindaco deve sbrigarsi a nominare il nuovo cda scegliendo persone tecniche e competenti, senza badare a equilibri politici».

  • Cade dalla moto e “perde” una pistola. Arrestato

    Cade dalla moto e “perde” una pistola. Arrestato

    CremiaSoccorso dopo una caduta dal motorino, un 61enne di Cremia è stato arrestato per porto abusivo di arma clandestina. L’uomo aveva con sé una Beretta semiautomatica non denunciata, della quale ha provato invano a disfarsi gettandola in un’aiuola.Giovedì sera l’uomo, residente a Cremia, stava viaggiando in sella al suo motorino, in paese.Per cause ancora in fase di accertamento, il 61enne ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra. Le sue condizioni non sono apparse gravi. Sono scattati comunque i soccorsi. Durante la caduta, a terra è finita anche una pistola, una Beretta 34 calibro 9 con i colpi nel caricatore.Cercando di non dare nell’occhio, l’uomo ha provato a gettare l’arma in un’aiuola accanto al luogo dell’incidente.Il suo gesto però non è passato inosservato. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Menaggio, arrivati sul posto dopo l’incidente, hanno recuperato la pistola e verificato che la stessa aveva la matricola abrasa ed era illegalmente detenuta dall’uomo. Il 61enne è stato quindi arrestato. Un guaio decisamente più serio rispetto alle lievi ferite rimediate nella caduta dal motorino.

    Anna Campaniello

  • Maurizio Caggiano, nuovo professionista nella boxe. Esordio a Lanzo Intelvi sabato prossimo

    Maurizio Caggiano, nuovo professionista nella boxe. Esordio a Lanzo Intelvi sabato prossimo

    Una serata tutta dedicata al pugilato, un nuovo evento proposto sul Lario, dove questa antica tradizione è ripresa in anni recenti con buon successo sotto ogni profilo, sia per quanto riguarda la presenza di atleti, sia sul fronte del pubblico, sempre più numeroso agli eventi che vengono proposti.L’appuntamento è fissato tra qualche giorno a Lanzo d’Intelvi, esattamente sabato 27 luglio, ma in questo caso c’è un motivo in più che rende l’evento – organizzato dal promoter Alessandro

    Cingano con la collaborazione della Pugilistica Comense – decisamente appetibile.Nella località della Valle Intelvi ci sarà, infatti, l’esordio fra i professionisti del comasco Maurizio Caggiano, nato a Cantù nel 1985.Di fatto Caggiano diventa il secondo professionista della nostra zona: il primo è Suaz Late, classe 1980, residente da tempo nella nostra città (è arrivato in Italia nel 1996), e originario di Durazzo in Albania.Non va dimenticato che sul Lario il pugilato vanta una solida tradizione, soprattutto nella prima parte del secolo scorso. Il capofila di un movimento che ebbe una lunga serie di protagonisti ad alti livelli fu il pugile di Laglio, Domenico Bernasconi, detto “Folgore”, che partecipò alle Olimpiadi di Parigi nel 1924.La carriera di Bernasconi raggiunse l’apice nel 1933, quando a Milano sfidò (ma fu sconfitto) l’americano “Panama” Al Brown per il Mondiale pesi Gallo. Da professionista, detenne inoltre il titolo italiano dei pesi Gallo dal 1925 al 1930, e si laureò campione europeo nel 1927, 1929 e 1930.Più recentemente si era messo in luce Fulvio Tognetti, scomparso nel 2010, che nel 1964 si tolse la soddisfazione di conquistare il titolo di campione del mondo militare della categoria pesi Medi a Tunisi. Professionista per 12 anni, Tognetti disputò in totale 128 incontri, chiudendo la sua carriera con 108 vittorie.Ma è tempo di guardare al presente e a questo nuovo professionista. Maurizio Caggiano è pronto per l’esordio del 27 (con avversario ancora da definire). «Gareggio tra i Superwelter – afferma – e sono stato dilettante dal 2006 a oggi. Ho iniziato a gareggiare a 18 anni perché non avevo la patente e non mi potevo spostare da Cadorago, dove risiedo, a Como, in quella che di fatto era l’unica palestra dove era possibile praticare la boxe».Se deve indicare un modello, il pugile comasco cita «l’americano Floyd Mayweather». Dopo aver vinto la cintura lombarda Elite Prima serie – che gli ha dato il pass per diventare “pro” – Caggiano ha deciso di fare il grande salto dopo aver ottenuto trenta successi in quaranta incontri disputati. Ora combatterà senza caschetto, a torso nudo, su match dalla lunghezza di sei riprese e non più tre.«Penso fosse il momento giusto – spiega ancora – volevo mettermi alla prova e capire se ho qualche possibilità in questo sport. Il mio obiettivo è cercare di vincere il più possibile, almeno una decina di match, per acquisire, un giorno, la possibilità di conquistare la corona di campione italiano».Si parla di professionismo ma, attenzione, il pugilato non è il lavoro di Maurizio Caggiano: «Io mi devo allenare e preparare nei momenti liberi – spiega – perché nella vita di tutti i giorni faccio il vetraio a Bregnano. Non è semplice, ma quello che deve essere chiaro è che in Italia, a parte pochi casi, non si può vivere soltanto con la boxe. Conta soprattutto la passione».“Pugilato sotto le stelle” sarà un evento dedicato a tutti gli sport da ring. L’appuntamento, come detto, è fissato per il prossimo 27 luglio a Lanzo, con il patrocinio del Comune, con in prima fila il sindaco Enrico Manzoni. La manifestazione, che inizierà verso le 19.30, sarà nel piazzale del Moon American Bar con ingresso libero per il pubblico. Non mancherà un servizio bar-ristorante. Tra gli ospiti ci saranno Laura Tavecchio, già campione del mondo femminile Wba-pesi Leggeri e Daniela De Musso, pugile professionista. Ci saranno vari incontri di boxe, dimostrazioni di thai boxe e il clou, con l’esordio di Maurizio Caggiano.

    Massimo Moscardi

  • Calci ai cartelli di Como San Giovanni. Le volanti denunciano un 18enne

    Calci ai cartelli di Como San Giovanni. Le volanti denunciano un 18enne

    DEVE RISPONDERE DI DANNEGGIAMENTOCome passatempo ha deciso di danneggiare i cartelli stradali nei pressi della stazione di Como San Giovanni. Un diversivo non gradito alle volanti della questura che sono intervenute. Un 18enne è stato denunciato per danneggiamento aggravato e sanzionato per ubriachezza molesta. Il tutto all’alba di domenica intorno alle 4.30. Gli agenti hanno trovato il ragazzo che, in evidente stato di ebbrezza, colpiva i cartelli osservato da tre “compagni di giochi”. L’uomo che ha chiamato la Questura haaggiunto di aver visto il giovane sferrare calci anche contro le vetrate della sala d’attesa della stazione.

  • Calci e pugni in un bar di San Rocco. Ma a essere denunciata è la vittima

    Calci e pugni in un bar di San Rocco. Ma a essere denunciata è la vittima

    Scomparso l’aggressore

    (m.pv.) Violento scontro nella notte tra due stranieri in un bar di piazza San Rocco a Como. Poco prima dell’una, un tunisino di 32 anni è stato preso a calci e pugni da un altro straniero che si è poi dileguato senza lasciar tracce. A dividere i due contendenti è intervenuto il proprietario dell’attività che ha fatto uscire tutti dal locale. Il ferito, preso da un moto di rabbia, ha colpito violentemente la porta del bar danneggiandola. Così, all’arrivo sul posto delle volanti, a pagare

    è stato solo lui: il 32enne è stato infatti denunciato alla procura della Repubblica per ubriachezza molesta e danneggiamento. Del suo aggressore, invece, non ci sono al momento notizie.

  • Cammini storici, l’Europa premia Como

    Cammini storici, l’Europa premia Como

    AssociazioniComo alla ribalta internazionale grazie alla cultura e all’associazione Iubilantes, attiva dal 1996 e dal 2009 impegnata sulla mobilità dolce, che a Vienna il 5 maggio ha ritirato dalle mani del tenore Placido Domingo il prestigioso “Premio Europa Nostra” voluto dalla Commissione Europea. Ossia l’Oscar della cultura del continente.

    Un riconoscimento prestigioso, che va ad aggiungersi al premio “7greenawards” (sezione “Mobilità”) assegnato all’associazione per il progetto del portale “verde” www.camminacitta.it dal periodico “Sette” del “Corriere della Sera”. E proprio la mobilità dolce, a piedi e in bici per scoprire tesori d’arte e natura, è uno degli assi portanti delle attività dell’associazione. Finalmente Como si sta segnalando sempre più per le sue realtà culturali in chiave europea, una dimensione che forse molti comaschi ancora non hanno compreso. Invece dobbiamo sempre più prendere coscienza degli itinerari storici del nostro territorio, ad esempio la Via Regina e il tour dei tesori romanici come la basilica di Sant’Abbondio a Como e Santa Maria del Tiglio a Gravedona.

    Per approfondire i cammini storici come patrimonio culturale d’Europa, si tornerà a parlare del premio europeo agli Iubilantes mercoledì 5 novembre, al Pirellino di via Einaudi 1, dalle 15, in un convegno pubblico di presentazione del Premio Europa Nostra, che sarà rappresentato dal suo vicepresidente, il principe Alexander Sayn-Wittgenstein. Seguirà alle 18 una breve visita guidata al complesso monumentale di Sant’Abbondio e alle 21 un concerto all’istituto Carducci di viale Cavallotti 7 con musiche armene interpretate al pianoforte da Ani Martirosyan e al violino da Silvana Shqarthi. Ingresso libero.

  • Camper ribaltato nella notte mentre affronta la rotonda

    Camper ribaltato nella notte mentre affronta la rotonda

    Vigili del fuoco all’operaIncidente spettacolare, ma per fortuna senza feriti, nella notte tra domenica e lunedì. Un camper, nell’affrontare una rotonda a Monte Olimpino, in largo Ceresio e via Nino Bixio, ha sbagliato nell’impostare la traiettoria di marcia ed è finito con il ribaltarsi su di un fianco. I vigili del fuoco sono intervenuti sul posto per rimettere il mezzo sulle quattro ruote. La segnalazione è stata girata anche al 118 e ai carabinieri. Notevoli i danni al camper ma per fortuna, come detto, non si contano

    feriti nonostante l’iniziale allarme aveva fatto pensare a persone incastrate nell’abitacolo. L’incidente è avvenuto all’1 e 20 della notte.

  • Campus, c’è l’ok della giunta Maroni

    Campus, c’è l’ok della giunta Maroni

    (a.cam.) La giunta regionale ha dato il via libera all’iter per l’accordo di programma sul campus universitario nell’area dell’ex ospedale psichiatrico San Martino, in via Castelnuovo a Como.L’esecutivo ha approvato nella seduta di ieri la riconversione della struttura e l’avvio dei lavori del primo lotto del campus.Il provvedimento dovrà ora effettuare un nuovo passaggio al Pirellone all’interno del consiglio regionale.Il documento è stato varato ieri, mentre resta ancora

    l’attesa per la decisione della Fondazione Cariplo sulla destinazione dei fondi del bando opere emblematiche. La speranza del territorio lariano è di ottenere in questo modo 5 milioni di euro per il primo lotto del campus.«Ciò che balza all’occhio è che ancora una volta la Regione è risultata determinante per risolvere le problematiche di Como – sottolinea il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Francesco Dotti – Anche per il campus, come per le paratie, sono state messe nero su bianco date e scadenze».«In particolare – aggiunge Dotti – la definizione dell’accordo di programma dovrà essere completata entro il prossimo 31 gennaio. Inoltre, entro il termine massimo di cinque anni dovranno essere definite le modalità di recupero dell’intera area e quindi anche del secondo lotto del campus».Per la definizione dell’accordo di programma resta determinante la risposta di Fondazione Cariplo sui finanziamenti, indispensabili per far quadrare i conti del progetto.«La delibera della giunta ha iniziato l’iter per la riconversione del San Martino in campus universitario – aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia – Ora però bisogna passare rapidamente dai buoni propositi ai fatti».